Regia di John Ford vedi scheda film
Il colonnello Yorke (John Wayne), di stanza ai confini del Messico, si ritrova arruolato il giovane figlio (Claude Jarman Jr.), che non vede da 15 anni. Fino ad allora Yorke ha la sola preoccupazione di badare agli indiani, con l’ordine tassativo di non guadare il Rio Bravo e sconfinare in Messico. Ma l’arrivo della moglie (Maureen O’Hara), venuta a reclamare il ritorno a casa del figlio, e la presenza di quest’ultimo nel reggimento creano qualche grattacapo all’integerrimo colonnello.
John Ford, pur non alla migliore prova in carriera, al solito è impeccabile nelle inquadrature. Indugia sui volti Ford, si concentra su quelle che altri considererebbero spezzoni di raccordo. Ma la dualità del pensiero del protagonista, un John Wayne in forma strepitosa (coadiuvato dall’immortale voce italiana di Emilio Cigoli), combattuto tra l’essere padre e fare il soldato, si sottolinea anche così. Senza piani americani e con poche (ma buone) scene di battaglia agli indiani, il film mantiene la sua duplice veste di western classico (è il film che chiude la cosiddetta “trilogia della cavalleria” di Ford) e momenti crepuscolari al confine col melò. Grande importanza delle musiche, messe ad hoc per sottolineare narrativamente il rapporto tra Yorke e la propria famiglia.
Qualche imperfezione di montaggio non rovina un film dal grande valore simbolico e dal fulgido afflato romantico.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta