Regia di Jules Dassin vedi scheda film
Appena uscito dalla prigione, un ladro (Servais) si lascia coinvolgere nel furto in una banca con la classica tecnica del buco, da realizzare con un metodo ingegnosissimo. Ma le passioni segrete di uno dei membri della banca e le paure di un altro renderanno vana l'incredibile operazione. Nessuno di loro riuscirà a godersi il bottino.
Tratto da un romanzo di Auguste Le Breton, il film di Dassin è un noir del tutto prevedibile (soprattutto nelle dinamiche che si instaurano tra i membri della banda) e piuttosto noioso, inopportunamente sbrodolante con le canzoncine propalate per intero di Magali Noel, eppure esaltato da una buona fetta di critica e pubblico. Rimane impressa nella memoria la lunga, muta e dettagliata scena del furto, che - per la sua straordinaria ingegnosità - si è imposta come un punto fermo dell'heist movie.
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