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Dove la terra scotta

Regia di Anthony Mann vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Dove la terra scotta

di luca826
9 stelle

Capolavoro finale di Mann. C'è tutto: forma, sostanza, locations, Cooper/Cobb! Straordinario dunque imperdibile. 8/9 TESTAMENTARIO

Il titolo neutro ma ad effetto della versione italiana rischia di generare una falsa partenza per questo capolavoro finale di Mann. Infatti il Man Of The West originale è il riassunto perfetto di una trama complessa e simbolica, dove l'idea manniana di cinema e di un'epoca brillano incontrastati. La linee di tensione emotiva fanno 'a pezzi' il Cinemascope dilatato non solo nella consueta dimensione panoramica, ma ancor di più nel montaggio interno e nella profondità di campo. Tanto è vero che il crescendo di climax di questo film, con poche accelerazioni decisive e una timeline rigorosa è qualcosa di sublime, come sublimi sono carrelli, zoom, dolly... Tutta la potenza di fuoco del regista è al servizio dell'abisso psicologico in cui ci vuole condurre. Un vuoto esistenziale riempito dalla violenza e dalla brutalità, dove i legami sono solo dominio e la debolezza un sinonimo di morte. Gary Cooper lavorando di sottrazione e partendo dal clamoroso Giona Birdwell di Friendly Persuasion / La Legge del Signore, arriva allo stesso risultato: la forza indomabile delle nostre scelte morali è la nostra unica salvezza. Un gigante inarrivabile, dove ogni suo gesto enfatizza le basi del messaggio d'autore come in quel cercare disperato nelle tasche dei cadaveri il suo denaro, trovando invece solo armi, violenza, vendetta, obbligato in questo modo ad andare avanti! Fino alla fine... Fino all'origine del male: J.Lee Coob, mefistofelico ed epocale. Un solo uomo per Mann può influenzare molti altri evidenziando un'assenza etica e morale in antitesi con l'ideale civile americano. Ergo l'uomo del west deve per forza 'riempire' gli immensi spazi fisici e sociali del nuovo mondo con una visione alta. Questa reazione è dura, sofferta ineluttabile. Molti parlano di testamento del regista, sono d'accordo, poche volte si ha il piacere di assistere ad una messinscena così densa e ad una complessità di argomenti come in questo titolo. Capolavoro.

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