Regia di Alain Cavalier vedi scheda film
Che il titolo sia il ribelle può andare, ma che sia di Algeri, be' forse non è proprio così. Un film che ha visto il debutto del regista, un nome interessante del cinema francese, anche ingiustamente trascurato e purtroppo poco prolifico. Qui ha dovuto combattere la sua battaglia in una Francia ancora indispettita dalla perdita dell'Algeria,e benché la trama sia abbastanza privata, ha dovuto subire dei tagli ed una censura di mercato non indifferente, Una sceneggiatura asciutta dello stesso regista e Jean Cau, che segue la scuola di Melville a cui Delon è affezionato e si affezionerà ancora nei prossimi film. L'attore crede nel progetto, tanto da partecipare alla produzione che si avvale di una coproduzione con l'Italia e a cui dobbiamo la partecipazione assolutamente determinante di Lea Massari. Claude Renoir, nipote e figlio di grandissimi artisti, porta il suo gusto di direttore di fotografia raffinato e ben dosato in un bianco e nero discreto
Una trama privata in un contesto politico, ma i taglia ne hanno smussato troppo i contenuti
Ottimo e discreto regista, qui al suo esordio più che promettente, ma che lo comprometterà per distorte ragioni politiche
Ottima stoffa dramamtica, quasi sconosciuta, ma che fa scoprire un Delon, oltre che bello, bravo e disponibile per un cinea diverso
Bella partecipazione nel cinema francese che l'ha tanto amata, e che noi italiani dobbiamo ringraziare, per averle dato opportunità che i nostri produttori, masochisticamante ed ingiustamente, le hanno negato, facendola anche depennare da diversi nostri registi nelle loro opere.
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