Regia di Roger Vadim vedi scheda film
Effettivamente, Vadim perde per strada qualcosa in questo film, ma alla luce delle versioni successive del romanzo di Laclos, ci si accorge che ha lasciato traccie in quella di Milos Forman, la più leggera e giovanile. Il film procede piuttosto staticamente, quasi più per quadri che con una storia vera e propria, e forse l'adattamento dal settecento libertino e pre-rivoluzionario agli anni 50-60 del XX secolo, non gli giova, perchè si vengono a perdere le ragioni di certi compertamenti normali duecento anni fa, meno oggi. Comunque è un film che può contare su un certo tipo d'atmosfere datate (oggi diremmo vintage), un cast importante (Gerard Philipe, Jeanne Moreau, Jean-Louis Tritignant), ma soprattutto su una colonna sonora veramente stre-pi-to-sa scritta ed eseguita da Thelonius Monk.
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