Regia di Jean Renoir vedi scheda film
Effettivamente ricco di significati sotterranei, La regola del gioco è un film non semplice e soprattutto una commedia (almeno per un'ora e mezza) dal finale inquietante e tragico. Siamo del resto nel 1939 ed è facile intuire che la storia rispecchia l'atmosfera vissuta nell'Europa di quei giorni, dalla facciata apparentemente ordinata, ma in reale subbuglio ancora ben celato. La regola è fondamentalmente quella di non avere regole (in amore), ma il discorso si può traslare facilmente al discorso politico europeo, come si diceva sopra. Come commedia è decisamente amara e non solo per il finale: si sorride qua e là e la materia narrativa, purtroppo, è abbastanza monotona e non particolarmente frizzante (il film è stato interamente girato in una villa ed in un pezzetto di parco circostante).
Durante una giornata festosa nel palazzo di un marchese, si susseguono una caccia alla lepre, spettacoli comici, balli, intrattenimenti per il nutrito gruppo di ospiti e soprattutto si svolgono di nascosto numerose trame amorose; fra queste, c'è il padrone di casa che lascia l'amante, follemente innamorata di lui, ma sposata a sua volta con un altro ospite della villa; la moglie del padrone di casa intanto lo ripaga con un altro ospite. Che però viene eliminato fisicamente, simulando un incidente durante la caccia.
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