Un ricco marchese lascia l'amante per riconquistare la moglie, a cui molti uomini fanno la corte. Alla giostra di amori dei padroni fanno da contraltare quelli della servitù. Tutto girato nella tenuta di campagna del marchese, dove un gruppo di nobili si riunisce per il rito della caccia alla lepre.
Note
Dramma che inizia allegramente, ma con un epilogo tragico. Fallimento commerciale alla sua uscita, è stato riscoperto in seguito dagli esponenti della Nouvelle Vague. Renoir interpreta un ruolo secondario. Considerato il capolavoro di Renoir.
Le regole di buona creanza, di fair play, di ospitalità della classe superiore sono quelle che fanno apparire la vita reale come un gioco, una rappresentazione teatrale, in cui anche gli aspetti drammatici, compresa la morte, sono sterilizzati.
La fine di un'epoca sull'orlo del precipizio della seconda guerra mondiale, descritta magistralmente, con intenti di satira sociale, da un maestro del cinema.
La catalogazione per generi, al cinema, è sempre (stata) un problema. Commedia, dramma, tragedia (o tragicommedia), molti se ne sono inventati tantissimi per spiegare tutte le infinite sfaccettature che la Settima Arte ha saputo generare. Già un film che si fa catalogare toglie metà del beneficio del dubbio, di quel sacrosanto diritto dello spettatore, non avere… leggi tutto
Jean Renoir è stato uno dei grandi maestri del cinema francese. Figlio del grande pittore Auguste, ne aveva di lui nel sangue la genialità e la poliedricità, che riuscì a trasferire nello schermo sin dal suo debutto, nel 1924, con "La fille de l'eau". Con l'avvento del sonoro, inizia la serie ininterrotta di capolavori, tra i quali "La chienne",1931 -… leggi tutto
La regola del gioco Francia 1939 la trama: Un caravanserraglio, un turbinio di amori, tradimenti intrecci di relazioni si intrecciano tra padroni e domestici nella villa del marchese di Chesnay che decide di lasciare l’amante storica, per riconquistare la moglie Christine a sua volta corteggiata da due pretendenti. La recensione: Jean Renoir gira un film straordinario il ritratto di una…
“La regola del gioco” del 1939 è un film corale senza personaggi principali che predominino sugli altri il cui intento è rappresentare l’alta società che, priva di un vera morale e ingabbiata nel rispetto e nella difesa delle proprie regole e riti, si estranea dalla realtà nascondendone gli aspetti sgradevoli e drammatici e chiudendo gli occhi…
Benvenuti signori e signore, alla lettura della recensione numero 338 di Antisistema su quello che è il secondo capolavoro assoluto di Jean Renoir ed il suo miglior film a tutti gli effetti; non ci sono regole speciali durante la lettura se non una; come dice Jean Renoir in modo ironico nella presentazione del film bisogna rispettare la "regola del gioco", pena essere stritolati dal…
Buon film di Renoir che interpreta anche Octave il personaggio amico dei protagonisti.
Un film interessante e che non fa pesare i suoi quasi 80 anni
Un ricco marchese invita nella sua tenuta di campagna amici, amanti e rivali in amore. Tresche ed equivoci, in cui i servi duplicano le schermaglie amorose dei padroni, con conseguenze tragiche. Ma le regole del gioco, che sono quelle…
Jean Renoir è stato uno dei grandi maestri del cinema francese. Figlio del grande pittore Auguste, ne aveva di lui nel sangue la genialità e la poliedricità, che riuscì a trasferire nello schermo sin dal suo debutto, nel 1924, con "La fille de l'eau". Con l'avvento del sonoro, inizia la serie ininterrotta di capolavori, tra i quali "La chienne",1931 -…
Mancanti:
- Nijûshi no hitomi (1954)
- It Always Rains on Sunday (1947)
- Went the Day Well? (1942)
- Me and My Gal (1932)
- Gardiens de phare (1929)
- The Blue Bird (1918)
Le règle du jeu oggi è un pietra miliare del cinema mondiale, ma alla sua uscita nelle sale rischiò quasi di privarci di uno dei più grandi autori della settima arte. Nel 1939 l'accoglienza di critica e pubblico fu un disastro, gli esercenti decisero di toglierne un quarto d'ora e durante la guerra il negativo del film fu distrutto dopo un bombardamento, Renoir…
Un fitto intreccio latente di sentimenti, gelosie ed amicizie esplode durante un soggiorno presso la tenuta del marchese De la Chesnaye e sconvolge il gruppo di aristocratici e benestanti francesi della fine degli anni ’30. Coinvolti saranno gli invitati, i padroni di casa, perfino la servitù, in un intreccio sempre più fitto, fino allo squassante finale.
Se il film…
La catalogazione per generi, al cinema, è sempre (stata) un problema. Commedia, dramma, tragedia (o tragicommedia), molti se ne sono inventati tantissimi per spiegare tutte le infinite sfaccettature che la Settima Arte ha saputo generare. Già un film che si fa catalogare toglie metà del beneficio del dubbio, di quel sacrosanto diritto dello spettatore, non avere…
Ecco altri 100 grandi film dagli anni '30 ad oggi , ma questa volta "pescati" non all'interno della (mia amata) produzione americana.
In questa playlist ci sono solo "alcuni" dei nomi divenuti nel corso…
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Commenti (6) vedi tutti
Una pochade ben recitata tra tradimento e amori infiniti....un po,' lungo...questo si...
commento di ezioX Francois Truffaut il miglior film di tutti i tempi.
leggi la recensione completa di claudio1959Le regole di buona creanza, di fair play, di ospitalità della classe superiore sono quelle che fanno apparire la vita reale come un gioco, una rappresentazione teatrale, in cui anche gli aspetti drammatici, compresa la morte, sono sterilizzati.
leggi la recensione completa di vermeverdeVoto 7. [28.05.2010]
commento di PPLa fine di un'epoca sull'orlo del precipizio della seconda guerra mondiale, descritta magistralmente, con intenti di satira sociale, da un maestro del cinema.
commento di sasso67Tra dramma e commedia, una forte critica alle regole e alle convenzioni dell'alta borghesia e dei rapporti in società. 8
commento di kotrab