Regia di Akira Kurosawa vedi scheda film
Poche parole perché tante e più pertinenti ne sono state dette da altri. Il mio è un occhio poco attento ai tecnicismi, ai sottintesi; posso dire solo ciò che ho visto. Una storia assurda nelle sue dissonanze, la stessa verità raccontata da diversi protagonisti solo l'ultimo dei quali apparirà davvero credibile (essendo l'unico a non avere interesse nel mentire) ed in cui pertanto ogni versione assume un significato importante da intendere alla luce dei valori che si raccontano: l'onore, il coraggio, la purezza.
Questa è la storia ed è già una storia assolutamente straordinaria e spiazzante. Poi c'è la regia di Kurosawa, il passaggio dalla pioggia scrosciante alla sabbia asciutta, le corse nella radura riprese dal basso, dall'alto, di lato, il tam tam musicale che ricorda il Bolero di Ravel, l'interrogatorio ai testimoni in cui si sente solo la voce delle risposte e mai quella delle domande. Un caleidoscopio di idee e potenza visionaria, è meritato il posto nella rosa dei migliori film di tutti i tempi.
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