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Rashômon

Regia di Akira Kurosawa vedi scheda film

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La recensione su Rashômon

di tafo
10 stelle

Kurosawa è stato il più moderno dei classici, basta riflettere sulla capacità di questo capolavoro di essere formale e sostanziale filmico e post-filmico. Prima di tutto si prende il modello del film-giallo e lo si ribalta in modo che ogni attore incolpi se stesso dell'omicidio del samurai. Il bandito, la donna e la stessa vittima si assumono la colpa materiale del fatto rifiutandone quella morale che fanno ricadere sugli altri. Le tre versioni del fatto sono soggettive morali dove la realtà viene piegata alla necessità di ognuno di affermare la propria superiorità etica. Per il lettore del racconto da cui il film è tratto, la ricerca della verità non ha altri elementi , deve comporsi dei pezzi di realtà raccontati dai protagonisti. Per lo spettatore arriva il colpo di genio, la quarta versione, quella esterna del taglialegna che dice di aver visto tutto quello che è successo nel bosco. Nella sua ricostruzione la donna dopo l'abuso subito diventa l'istigatrice del duello non più essere innocente e dominata ma femme fatale e dominatrice. Il bandito fino a quel momento spavaldo e leonino mostra il suo lato borghese ed è pronto a diventare il marito-pecora della sua amante. Il samurai-marito non vuole vendicare il suo onore ferito anzi è pronto a rinunciare alla moglie. Kurosawa distrugge nella versione del taglialegna l'etica dei tre, nessuno rappresenta più quella superiorità morale che si era attribuita. Il duello tra i due uomini avviene lo stesso ma è quanto di meno epico si possa immaginare. Dietro l'ansimare del bandito e del samurai e alla stessa paura della donna spettatrice c'è la negazione estetica della violenza. Il bandito uccide il samurai alla fine di un duello di spade osceno che ha perso ogni legame con la virilità e l'erotismo per diventare pornografia. L'ultima versione è quella che lo spettatore può vedere come la più verosimile, quella che quasi esce dal film per farci capire, e la versione dell'uomo semplice che vuole capire dove stà la verità. Anche lui è un uomo, anche lui diminuisce di fatto le qualità umane dei tre per esaltare o addirittura nascondere le sue. anche lui piega la realtà alle sue esigenze ma come ogni uomo semplice è anche capace di gesti straordinari e disinteressati perchè ha ancora fiducia nell'umanità.

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