Regia di Abbas Kiarostami vedi scheda film
VOTO 8+ EMOZIONANTE (Tv 14 Settembre 2011) Il valore della solidarietà, l'importanza formativa del viaggio. Kiarostami all'esordio è folgorante. Una storia semplice, una sceneggiatura lineare con collegamenti efficaci (i pantaloni, il mal di schiena di un bimbo), nascondono una struttura metaforica complessa, svelata sia da varie interviste del regista, ma anche dalla personale sensibilità ricettiva dello spettatore. Tanto è vero che il campo si allarga notevolmente, ma noi continuiamo a perderci negli occhi smarriti di Ahmad, circondato da adulti indifferenti (comunque i due discorsi dei grandi sono la parte fondamentale del messaggio d'autore), che pensano e fanno altro, ignorando i più piccoli, ai quali il regista ha sintonizzato la vicenda, sbilanciando la visione su di un canale infantile, opponendo l'età adulta, così centrando sia l'atmosfera che la resa emozionale. Emozioni trasmesse anche dalle inquadrature: equilibrate, essenziali, dove i campi lunghi e medi hanno il sopravento, senza però aver paura del primo piano, intenso e insostenibile (i bimbi in lacrime), colonna portante di uno stile espressivo personale e poetico. E poi il fiore, forse il fiore della solitudine di una poesia di Sohrab Sepehri (a cui il film è dedicato), alla visione del quale è impossibile non sorridere con le lacrime agli occhi, e pensare, e pensare, e pensare...
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