Il piccolo Ahmad si accorge di aver preso per sbaglio il quaderno dei compiti di Mohammed, il suo compagno di banco; sfugge così alla sorveglianza della madre per raggiungere il villaggio dell'amico, restituirgli il quaderno ed evitargli il castigo. Il piccolo protagonista sa che deve compiere il viaggio spinto dalla forza dell'amicizia in opposizione all'autoritarismo che caratterizza i rapporti con gli adulti. Il film è un miracoloso equilibrio di poesia e realismo. L'iraniano Abbas Kiarostami, che si è rivelato con questo film, sa raccontare storie molto caratterizzate nell'ambientazione con un linguaggio universale.
una pietra miliare di tutto il cinema iraniano: vi si trova, con stile sobrio e trasparente, la realta' sociale mediorientale filtrata attraverso lo sguardo di un bambino
Settimo lungometraggio di Kiarostami, Dov’è la casa del mio amico ha fatto conoscere all’Occidente quel suo sguardo inconfondibile sulle cose e sugli uomini, appena appena offuscato dallo scivolone di Copia conforme.
Ma film come Il sapore della ciliegia e questo basterebbero a far dimenticare tutto e tremare per le sorti attuali del grande cinema Iraniano.
Un… leggi tutto
In un villaggio dell’Iran la condizione scolastica per i bambini è molto difficile a causa della durezza del maestro. Quando Ahmad si accorge di aver preso con se il quaderno del suo compagno di banco, che non potrà dunque fare i compiti, per evitargli la cacciata dalla scuola pensa di andare nel vicino villaggio dove vive e restituirglielo. Nonostante il divieto della madre,…
Il titolo (forse un po' troppo altisonante) di questa playlist ne racchiude il suo scopo: catalogare alcune opere meritevoli (sia classiche che moderne) le quali, per un motivo o per un altro, rischiano di rimanere…
Quando si parla di cinema dal punto di vista commerciale, noto che qui in Italia si tende sempre a fare discorsi del tipo: "Com'è andata quest'anno la competizione fra i film USA ed i film italiani? Hanno…
Ahmed (Babek Ahmadpoor), mentre sta per cominciare a fare i compiti, si accorge di aver messo per sbaglio nella sua borsa il quaderno di Mohamed Reda Nematzadeh (Ahned Ahmadpoor), il suo compagno di banco. Decide allora di portarglielo, per evitargli di subire la punizione del maestro (Kheda Barech Defai), che già la mattina l’aveva sgridato per come teneva scorrettamente il…
Con riferimento alla playlist pubblicata da harendt, io trovo che fra i titoli che meriterebbero maggiore visibilità ce ne sono tanti che magari non hanno moltissimi voti ma che -proprio per questo-…
Questo film di Abbas Kiarostami si apre a molte suggestioni di interpretazione. I numerosi e approfonditi post che sono stati dedicati ad esso ne sono una conferma. Forse nessun regista moderno invita alla riflessione critica come Kiarostami, visto il carattere astratto del suo cinema e l'attitudine profondamente investigativa nei confronti della realtà in quanto…
Mancanti:
- Day & Night (2010)
- La commune (Paris, 1871) (2000)
- A Close Shave (1995)
- Marketa Lazarová (1967)
- Kiga Kaikyô (1965)
[lavori in corso]
"Preferisco pensare che Dio non sia morto, ma solo ubriaco." ~ John Huston
Accorrono cineasti da ogni angolo del pianeta solo per consigliarci film. Un messicano, un inglese, un tedesco, un…
Quello che ho letto da alcuni utenti lo concordo pienamente.....film come questo si elevano a capolavori da preservare perche' hanno un'ambientazione vera...non posticcia....non da fiction televisiva,finta come un quadro copiato.Consigliato....ma solo a un pubblico disposto a emozionarsi per pellicole di questo genere.
VOTO 8+ EMOZIONANTE (Tv 14 Settembre 2011) Il valore della solidarietà, l'importanza formativa del viaggio. Kiarostami all'esordio è folgorante. Una storia semplice, una sceneggiatura lineare con collegamenti efficaci (i pantaloni, il mal di schiena di un bimbo), nascondono una struttura metaforica complessa, svelata sia da varie interviste del regista, ma anche dalla personale…
Settimo lungometraggio di Kiarostami, Dov’è la casa del mio amico ha fatto conoscere all’Occidente quel suo sguardo inconfondibile sulle cose e sugli uomini, appena appena offuscato dallo scivolone di Copia conforme.
Ma film come Il sapore della ciliegia e questo basterebbero a far dimenticare tutto e tremare per le sorti attuali del grande cinema Iraniano.
Un…
Con poesia e semplicità Kiarostami ci mostra l'incomunicabilità tra gli adulti e i bambini. Il protagonista percorre con angoscia la sua ricerca, tra la selva della natura e la selva umana degli adulti. E' guidato da un forte senso del dovere e dall'ottimismo della parola "compagno", "amico". Commuove. E', anche, un film biblico sulla ricerca di Dio e del cammino necessario nel…
"La scuola è il luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica". E' l'istituzione sociale responsabile dell'istruzione e dell'educazione…
Quella iraniana è stata una delle pochissime cinematografie nazionali sorte ed affermatesi nell’ultimo trentennio all’insegna di un’omogeneità di forme e contenuti, come fu, in…
Un bel film di Kiarostami, che merita di essere visto dal pubblico più ampio. La trama è semplice e riguarda un bambino di 8 anni, Ahmed, che vuole riportare un quaderno scolastico che aveva preso per sbaglio ad un suo compagno che vive in un villaggio rurale del nord dell'Iran. La vicenda serve da pretesto per mostrarci la realtà sociale del paese, ancora molto arretrata,…
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Commenti (5) vedi tutti
Un film d'autore imperdibile.
leggi la recensione completa di ezioVoto 6. [25.10.2012]
commento di PP8.5
commento di nico80una pietra miliare di tutto il cinema iraniano: vi si trova, con stile sobrio e trasparente, la realta' sociale mediorientale filtrata attraverso lo sguardo di un bambino
commento di ed woodbellissimo, un tocco di poesia su una trama apparentemente insignificante
commento di jeffwine