Regia di James Toback vedi scheda film
Il pianista newyorkese di origine italiana Jimmy Angelelli sta concentrando tutto il suo tempo per sostenere un importante esame presso la prestigiosa Carnegie Hall.
A questo fine trascorre le sue giornate ad esercitarsi in modo da riuscire a vincere la tensione e superare quella ambita prova. La sua Toccata in re minore di Bach, suonata a casa, appare perfetta nella tecnica e nell'animo con cui viene affrontata. Ma ciò non è sufficiente, perché la stessa passione e tecnica deve essere in grado di dimostrarla anche al momento dell'esame.
A distrarlo da questi suoi buoni propositi, interviene il greve genitore Ben, che lo prega di riscuotere alcuni crediti per suo conto, ed una sua conoscente, la bella Anita, di professione prostituta per conto di un losco protettore di colore, corpulento e manesco.
Nel tentare di recuperare i soldi del padre, Jimmy si scontra con un boss che si rivela organizzato meglio di quanto potesse sospettare.
Finirà per giungere all'audizione stressato e frastornato al punto da fallire la sua prova.
Sconsolato, dovrà affrontare tutti gli strascichi delle situazioni in sospeso che si è lasciato dietro, sia col boss, sia col pappone violento della sua amica, fino ad un finale sanguinolento in cui Jimmy sarà indotto ad agire in modo feroce per vendicare i duri torti subiti.
Scritto e diretto dal regista newyorkese di famiglia ebrea James Toback, già apprezzato sceneggiatore di film divenuti veri pezzi di culto (40.000 dollari per non morire di Karel Reisz in particolare), Rapsodia per un killer è un melodramma metropolitano dalle innegabili atmosfere scorsesiane, e di rimando, collegabile alla migliore cinematografia di Abel Ferrara.
Ciò anche per la presenza, fondamentale nel ruolo da protagonista, di uno splendido e sfaccettato, nervoso sino all'incontenibilità Harvey Keitel, il cui personaggio di mite "in crescendo" fino all'esplosione ricorda, o risulta assai coerente, con certi suoi ruoli precedenti affrontati con Scorsese (Mean Streets) e in seguito, con Ferrara (Il cattivo tenente).
Nel ruolo dell'amica prostituta Carol riconosciamo il volto acqua e sapone di Tisa Farrow, sorella minore e meno nota di Mia, mentre in un piccolo ruolo di contorno, ma indimenticabile per il fisico mozzafiato messo in evidenza, riconosciamo una quasi esordiente, sfolgorante e ahimé recentemente compianta Tanya Roberts.
Un film stupendo, tutto da riscoprire.
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