Regia di Orson Welles vedi scheda film
Van Stratten (Robert Arden) è un Jerry Thompson che ha scoperto l'essenza di Gregory Arkadin (Orson Welles), ovvero la sua Rosebound, riuscendo quindi a scorgere l'unica cosa che contava nella vita dell'uomo a differenza del giornalista che in Quarto Potere (1941) alla fine non riuscì a dissipare il mistero sull'intima essenza di Charles Kane, alla quale solo noi spettatori grazie alla macchina da presa oggettiva abbiamo avuto accesso.
Rapporto Confidenziale (1955) ritorna ai temi dell'opera prima del regista, il quale evidentemente dopo due adattamenti delle opere di Shakespearre e lavori per gli studios di Hollywood come Lo Straniero (1946) e La Signora di Shangai (1948), con cui sperava di farsi percepire come personalità rispettabile presso tali produttori ma fallendo miseramente, alla fine ritorna sui propri passi con un film che pone al centro la ricerca dell'identità, tematica cardine del cinema Wellesiano sin dal folgorante esordio di Quarto Potere.
Architettura intricata, con un meccanismo a flashback che ci narra le peripezie di Van Stratten che sfruttando due nomi ricevuti in punto di morte da Bracco (Gregoire Aslan); "Arkadin" e "Sophia", decide di andare al primo che è un influente miliardario dalla personalità misteriosa e sfuggente con l'intenzione di ricattarlo, ricevendo invece sorprendentemente la proposta di scoprire la sua vera identità prima dell'inverno del 1927 di cui non ricorda nulla per via di un'amnesia in cambio di ben 10.000 dollari.
Il denaro ed i molti modi di ottenerlo sono un altro elemento fondamentale nei film di Welles, Arkadin mise insieme la sua fortuna partendo da 200.000 franchi svizzeri eseguendo operazioni spregiudicate e anche moralmente abiette come il riciclaggio di capitali nazisti, riuscendo sempre a farla franca data anche la sua riservatezza in pubblico e la sua fitta rete di informatori i quali lo aggiornano su chiunque egli voglia mettersi in contatto o gironzoli intorno a sua figlia Raina (Paola Mori).
Mr. Arkadin conosce tutto di tutti, ma non il suo passato e la ricerca ossessiva su chi fosse in precedenza lo rende paranoico, così Van Stratten spera di dinapare il mistero sulle origini dell'uomo, incontrando varie personalità che potrebbero far luce sulla faccenda, ricevendo come ricompensa i 10.000 dollari con cui poter costruire la sua fortuna così come fece Mr.Arkadin a suo tempo.
Rapporto Confidenziale è un thriller investigativo che si mescola con il giallo e financo il melodramma, che dipana la sua contorta narrazione in giro per varie località del mondo toccando fisicamente o indirettamente una marea di stati appartenenti ai 2/3 del mondo sotto l'influenza del sistema capitalistico degli Stati Uniti. Arkadin ha una personalità contorta e sfuggente, immerso in un'oscurità da cui egli trae piacere e simbolo della sua malvagità e perfetta maschera di sè stesso, di cui è impossibile scorgere il vero volto coperto da una folta barba e la cui persona sembra possedere il dono dell'ubiquità, arrivando a materializzarsi in modo impossibile in ogni luogo del globo terrestre, dove il denaro e le sue emanazioni (navi, alberghi, ville, castelli etc...) contano, il ricco magnate è presente; questa cosa significa anche l'inverso, nel restante 1/3 dell'emisfero terrestre dove c'è l'influenza del comunismo dell'Unione Sovietica, il potere di Arkadin non può nulla, perchè la fonte del denaro da cui egli trae la sua forza, lì non scorre affatto.
La struttura narrativa è intricata anche per via delle numerose persone da cui Van Stratten si presenta per cercare di carpire qualche indizio che lo porti dal secondo nome fatto in punto di morte da Bracco; "Sophia", trovando la quale egli spera di poter risolvere il mistero.
Le location sono numerose e corrispondono praticamente a quelle di quasi tutti i paesi europei più alcuni stati del nuovo mondo, il montaggio estremamente frammentato ci restituisce una vicenda ingarbugliata, un puzzle che dopo averlo composto ci restituisce un immagine priva di senso logico e forse anche poco credibile, la quale però troverà la sua forma con un geniale twist plot che finirà con il rendere credibile anche ciò che era sembrato molto poco chiaro sino a quel momento e destrutturando il meccanismo stesso del giallo, gettando al contempo un'inquietudine sinistra sulle personalità che come Mr. Arkadin detengono il potere e vogliono custodire per sè la loro Rosebound. Il denaro è una cosa sporca, per ottenerli si sa che i potenti e le grandi famiglie del capitale hanno fatto cose "sporche" per accumulare le loro fortune, le loro immagini apparentemente pulite, si basano su un'ipocrita limpidezza sulla quale se si indaga a fondo, si scoprirebbero cose poco nobili che finirebbero con il demolire tali presunti modelli di riferimento come esempi "positivi" di successo, oppure semplicemente ci sarebbe finalmente un pò più di onestà intellettuale e probabilmente anche accettazione di come sono veramente le cose, senza essere tacciati di "invidia sociale" se si vuole riportare sul pianeta Terra certe figure troppo idolatrate dal sistema capitalista, che ipocritamente ci vuol far credere che con il duro lavoro e dedizione, si possano raggiungere grandi traguardi. La regia è in perfetta simbiosi con il marciume narrato, le prospettive sono allucinate e l'immagine fatta di sghembature, primi e primissimi piani, è distorta nelle prospettive tramite l'uso di obiettivi grandangolari che deformano le inquadrature restituendoci un'atmosfera cupa, barocca e priva di qualsiasi certezza; una precarietà conoscitiva perennemente in oscillazione, come lo yatch di Mr Arkadin durante la navigazione nel mare in tempesta su cui si fatica a stare in piedi.
L'ennesimo capolaoro di Orson Welles questo Rapporto Confidenziale, che non raggiunge le vette di Quarto Potere per via di una produzione piuttosto travagliata e difficoltosa, ma portata a termine con oltre 7 mesi di riprese in giro per il mondo e costato di budget quanto lo scarpone di un attore di Hollywood, purtroppo ci vollero altri 8 mesi per il montaggio ma l'opera subì l'ennesima manomissione da parte dei produttori tanto che abbiamo diverse versioni in circolazione del film, ma nessuna con il cut voluto dal regista, la versione in Bluray che possiede il sottoscritto e di cui ha preso visione ha la durata di 98' minuti.
Film aggiunto alla playlist dei capolavori : //www.filmtv.it/playlist/703149/capolavori-di-una-vita-al-cinema-tracce-per-una-cineteca-for/#rfr:user-96297
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