Regia di Orson Welles vedi scheda film
Gregory Arkadin è un miliardario di origini russe con villa a Montecarlo, castello in Spagna, Rolls Royce, yacht e tre passaporti. Ha una figlia, Raina che adora e che tiene all’oscuro del suo passato. L’avventuriero Von Stratten e la fidanzata Lily sono stati testimoni della morte di Bracco a Napoli, il quale ha rivelato un paio di nomi scomodi per Arkadin. Questi viene avvicinato dai due con intenti più o meno ricattatori: Von Stratten anche per sedurre Raina. Arkadin ne approfitta per offrire un premio in oro al giovane se riuscirà a scoprire chi era prima del ’27, anno delle sue fortune e di un’amnesia. L’avventuriero comincia a girare il mondo alla ricerca di notizie sul nababbo. Incontra una serie di personaggi che hanno avuto a che fare col discusso personaggio: Tadeus a Tangeri, Trebitsch ad Amsterdam, la baronessa Nagel in Polonia, Zonk a Monaco. Sophie e l’ex marito in Messico sono la chiave di volta per svelare il mistero. Un RAPPORTO CONFIDENZIALE è quello che chiede Mr. Arkadin al piccolo pesce aspirante agente segreto e miliardario Von Stratten. Quest’ultimo per ottenere la verità perde l’amore e la dote di Rania.
Orson Welles, regista eccentrico ed espressionista, sguazza nell’ambiguità di Arkadin (propaggine di C.F.Kane) per esaltare le qualità di interprete mefistofelico. La forza e l’originalità della sua Opera si poggia sullo stile mutuato da altre cinematografie, sovietica e tedesca; dal messaggio subdolo sul male del capitalismo e del suo fascino sinistro. Una sorta di adorazione-repulsione. Infine la galleria di bizzarri personaggi che arricchiscono le trame complicate e stratificate, tra il giallo e il poliziesco. Se il coprotagonista Robert Arden non brilla per non oscurare il re Orson, i vari Akim Tamiroff, Katina Paxinou, Michael Redgrave, Paola Mori e Patricia Medina sono valori aggiunti al suo singolare cinema.
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