Regia di Orson Welles vedi scheda film
Un enigmatico thriller psicologico con espliciti riferimenti a Quarto potere e al personaggio di Charles Foster Kane, di cui Mr. Arkadin riprende la smania di potere, l'egocentrismo e il "titanismo" (caratteristiche di molti personaggi wellesiani). Prodotto in Europa, come il precedente Othello, ebbe le stesse difficoltà produttive di molti altri film wellesiani e l'autore ne fu estromesso al momento del montaggio dal produttore Louis Dolivet, cosicchè ne esistono diverse edizioni in circolazione, con un montaggio differente (ma la più affidabile è quella uscita nel dvd della Criterion collection, che si può scaricare da e-mule). Affascinante il barocchismo della costruzione narrativa a flashback con il motivo dell'inchiesta sul vero passato di Arkadin, che lui stesso dice di aver dimenticato e che ne svelerà la corruzione, con una serie di rivelazioni che causerà una valanga di omicidi. Alcune sequenze sono bellissime, soprattutto quelle ambientate in Spagna, e il personaggio di Arkadin ha una grandezza e un fascino quasi uguali a quelli di Kane, anche per merito della memorabile prestazione di Welles. La galleria di personaggi grotteschi è servita da un ottimo contorno di caratteristi, fra cui bisogna menzionare almeno Mischa Auer, Michael Redgrave, Suzanne Flon, Katina Paxinou e Akim Tamiroff. Purtroppo, non si può dire lo stesso della figura centrale dell'ambiguo avventuriero Guy Van Stratten, affidato alla debole presenza dell' attore Robert Arden, nè del personaggio di Raina, una Paola Mori futura moglie di Welles, ma piuttosto monotona come attrice. E anche il ritmo stesso del film risente di un eccessivo spezzettamento, di troppi episodi conclusi in se stessi che si legano un pò faticosamente nella costruzione unitaria del film. Comunque, resta una pellicola di grande interesse nel mostrarci un mondo in balia del caos più selvaggio, dove sembra non esserci più un senso che guidi le azioni degli uomini, come ci spiega anche l'aneddoto raccontato da Arkadin dello scorpione e della rana. voto 8/10
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