Regia di Samuele Rossi vedi scheda film
Con numeri che esprimono chiaramente le sue qualità di atleta, Dino Meneghin è stato una leggenda della pallacanestro. Il film di Samuele Rossi si affida prioritariamente alla ricostruzione che lo stesso protagonista fa della sua lunghissima carriera, cominciata nel 1966 e terminata nel 1994, con l’arricchimento delle testimonianze del figlio, di un allenatore di vaglia come Dan Peterson, di alcuni suoi ex compagni di squadra e di chi lo ha seguito come giornalista. Il ritratto che ne scaturisce non è mai agiografico – grazie soprattutto all’aplomb misuratissimo dello stesso Meneghin – e riesce a dar conto, in un’oretta scarsa, di come questo gigante (oltre due metri d’altezza) venuto dalle montagne venete sia riuscito, con le sue capacità e il suo carisma, a rilanciare una squadra di provincia come la Ignis di Varese, ad arrivare per dieci anni consecutivi in finale di coppa dei campioni e ad aggiudicarsi un palmares che non ha pari nella storia dello sport italiano. Suo unico rimpianto, quello di non aver mai avuto l’occasione – anche a causa dei numerosi infortuni subiti – di assaggiare la NBA.
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