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Nameless - Entità nascosta

Regia di Jaume Balagueró vedi scheda film

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La recensione su Nameless - Entità nascosta

di degoffro
4 stelle

Per chi credeva che con "La mossa del diavolo" si fosse toccato il fondo, alla visione di "Nameless" dovrà ricredersi: al peggio non c'è mai fine, specie nel cinema moderno e soprattutto nell'ormai disperato e disperante genere horror, del quale per lo più, citando Fantozzi, si vedono cagate pazzesche!!! La Eagle Pictures (la peggiore casa distributiva italiana, dai listini generalmente pieni di films più che mediocri, sbandierati però come figate stratosferiche a colpi di trailers fasulli e grossolani, senza la minima paura del ridicolo involontario) non contenta delle fesserie americane che ci propina (su tutti Tomb Raider) ha deciso di andare a RACCATTARE (è proprio il caso di dirlo) film (!?!) anche nella vicina Spagna. C'è da maledire "The Others", il bel film di Amenabar, il cui successo ha fatto parlare di una nuova ondata horror spagnola che la "Eagle", come un avvoltoio, ha deciso di cavalcare prontamente, nella speranza di trovare la classica gallina dalle uova d'oro (tanto il pubblico si beve di tutto, perfino "A time for dancing"). Per fortuna che quel pubblico non è completamente ed irrimediabilmente rincoglionito, ha ancora un minimo di lucidità mentale, e, nonostante l'afa estiva (periodo migliore per lanciare prodotti di paura - anche qui si vede la subdola e comunque intelligente mano distributiva) rifiuta quasi a priori fesserie del genere. "Nameless" non solo è orrendo e sconclusionato, inenarrabile nella sua stupidità, banalissimo con i suoi continui e spesso incomprensibili flashback che poi sarebbero incubi o premonizioni, dilettantesco nella recitazione, sconcertante e abusato nella tematica (ancora una setta "I senza nome" per i quali il nome è solo un giogo che li riporta alla triste condizione umana, impegnati nella ricerca dell'essenza del male, la sintesi del male supremo e assoluto), infantile nella regia, dagli sviluppi scolastici e dai buchi di sceneggiatura frequentissimi, con un colpo di scena finale che gela il sangue tanto è prevedibile e scriteriato (ma dove è finita la dignità: non si ha vergogna a proporre idee così malate e deviate??), ma è pure tremendamente noioso, grossolano, pasticciato e confuso, incapace dello splatter puro (la sequenza della morte del giornalista è davvero brutta e maldestra); per di più non fa nemmeno ridere, come invece accadeva con il film di Russell. Spaventi inesistenti, brividi solo per l'imbarazzo che si prova nel constatare che robaccia del genere venga prodotta e distribuita. Resta un dubbio: ma tutti i premi vinti dal film in vari festival internazionali specializzati, sbandierati per lanciarlo, sono veri? Speriamo che sia stata una montatura della distribuzione (non c'è da stupirsi) perché altrimenti c'è da preoccuparsi a pensare come erano gli altri film in concorso e soprattutto c'è da piangere per lo stato attuale dell'un tempo glorioso genere horror!!! Disarmante, sconsolante, raggelante: cose di questo genere fanno solo male al cinema!!!
Voto: 0

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