Regia di Stefan Fjeldmark, Michael Hegner vedi scheda film
Schiacciata dallo strapotere di quella americana e da quella sempre più importante che arriva dal Giappone, l’animazione europea stenta a trovare spazi e attenzione, ma esiste e di tanto in tanto manda dei segnali al suo pubblico, come nel caso di questo film danese selezionato lo scorso anno al Festival di Annecy, la Cannes dell’animazione. Non si tratta di un film pensato per target multipli, come accade ormai normalmente per il prodotto made in USA, ma dedicato esclusivamente ad un pubblico di piccoli spettatori, che si rifà nel disegno e nella storia ai classici Disney degli anni ‘50 e ’60. Tutto inizia con l’assunzione, da parte dei fratellini Fly e Stella e del cuginetto Chuck, di una pozione inventata dal professor MacKrill in grado di trasformare le persone in pesci. I tre ragazzini, patiti di pesca, sono scaraventati dal laboratorio in mare aperto dove numerose avventure li attendono. Per i loro cari invece c’è la preoccupazione di ritrovarli al più presto perché l’antidoto funziona solo entro le 48 ore. Un certo spirito ecologista, avventura e un disegno semplice ma accattivante, fanno di questo film una valida controproposta alla fantasia debordante dei “monsters” d’oltreoceano e all’affascinante catastrofismo new age che arriva dal Giappone.
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