Regia di Derek Jarman, Paul Humfress vedi scheda film
Il primo lungometraggio di Derek Jarman, girato in Sardegna, è interessante solo ed esclusivamente come reperto del cinema LGBTQ d'avanguardia.
Versione gaya della vicenda di San Sebastiano che, confinato su un'isola disabitata del Mediterraneo (il film fu girato in esterni in Sardegna), rifiuta di concedersi al soldato romano che fa la guardia...
Primo lungometraggio da (co-)regista di Derek Jarman è praticamente un soft-porn d'autore recitato in latino nel quale i protagonisti passano la maggior parte del tempo a lottare e fare il bagno in un tripudio di riprese al rallentatore, il tutto condito dalle stranianti dissonanze elettroniche di Brian Eno, in quel periodo nella fase più ostica e sperimentale della sua carriera di musicista. Da segnalare all'inizio una piccola apparizione di Lindsay Kemp.
Fosse durato una mezz'ora sarebbe stato anche sopportabile, ma così stiracchiato com'è dopo un po' diventa di una noia mortale.
Interessante solo ed esclusivamente come reperto del cinema LGBTQ d'avanguardia.
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