Regia di Derek Jarman, Paul Humfress vedi scheda film
Quasi trent'anni prima de LA PASSIONE DI CRISTO di Mel Gibson, il giovane artista underground Derek Jarman (qua al suo esordio nel lungometraggio cinematografico, in coppia con Paul Humfress) adatta il linguaggio latino (ma con forte accento inglese negli attori. E questo è uno dei difetti del film!) per un film in costume.
La trama è ispirata a una versione apocrifa della storia del martire San Sebastiano, del quale si interessò anche Gabriele D'Annunzio con l'opera "Il martirio di San Sebastiano".
La pellicola inizia con le immagini su di un'orgia coreografata dalla compagnia teatrale del celebre Lindsay Kemp (che interpreta un ballerino).
Qua un attentato alla vita dell'imperatore fallisce. Uno degli implicati viene condannato a morte con esecuzione sul momento (tramite uno schiavo che gli strappa a morsi la giugulare in una scena very gore!), mentre il militare Sebastiano, simpatizzante cristiano, è condannato al confino in un avamposto su di un'isola.
Nel luogo, il ragazzo è oggetto delle attenzioni dell'ufficiale capo, dal quale è attratto ma allo stesso tempo vuole resistere alle tentazioni della carne. Questi lo ama ma lo tortura in un modo che il giovane trova eroticamente sadomasochistico (per esempio, dopo aver avuto la pelle arsa dal sole, prova un sadico piacere ad averla cosparsa di sale!).
Intanto gli altri militari scherzano (in scene che sembrano uscite dai film porcelloni americani, stile PORKY'S o ANIMAL HOUSE, dove i ragazzi si svegliano con il membro eretto, dopo sogni erotici, e si fanno scherzetti), giocano (a pallone! Ma esisteva già?) e si danno a piaceri carnali omosessuali (sull'isola non ci sono donne), molto enfaticamente fotografati (suggestivi ralenty dove i giovani si rigirano, abbracciandosi, nelle acque del mare).
Il film si muove tra erotismo, comicità e dramma (nel quale però un soldato prende le difese di Sebastiano) fino all'epilogo tragico.
La fotografia è bellissima, in parecchi tratti la pellicola annoia, e ci sono troppi elementi distanti tra loro.
Il film è sicuramente curioso ma...si può definire veramente riuscito?
Comunque il talento del regista è indubbio e lo riveleranno ancor di più i lavori successivi. Tra questi segnalo BLUE, dove sull'unica visione di uno schermo Blu Klein (dal nome del celebre pittore e stilista, perfezionatore della tinta, e amico di Jarman) scorre una riflessione (voce dello stesso Derek) commovente sulla vita e la morte, tutt'altro che noiosa.
Giudizio: 3 stellette e 1/2!
Una delle ipotesi del martirio di San Sebastiano martire.
Suggestiva e efficace.
Le parti noiose. Poi curerei un pò di più il doppiaggio.
Tra i due è il meno noto. Questo non significa che sia un cattivo regista!
Rivela indubbie capacità.
Offre un'intensa interpretazione.
E' un celebre coreografo e ballerino.
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