Regia di Derek Jarman, Paul Humfress vedi scheda film
San Sebastiano come Santa Maria Goretti? Anche Sebastiano fu martirizzato per non aver voluto cedere alle insane voglie di un bruto? Nel caso di specie il bruto è Severo, capitano delle legioni romane, che si voleva fare perdidietro il giovane soldato Sebastiano. Il quale, già da solo, si era messo nei guai con il suo rifiuto a combattere, dovuto alla conversione al Cristianesimo. Il film di Jarman ("Sebastiane" è il vocativo del nome latino), completamente parlato in latino anni luce prima della chiacchierata scelta di Mel Gibson, comincia con una pantomima itifallica da far impallidire Tinto Brass, e continua in un tripudio compiaciuto ed estenuato di chiappe e corpi nudi maschili. Ed è proprio tutta questa esibizione a sfondo omosessuale, che surclassa la volgarità esibizionista del "Caligola" brassiano, che alla fine stanca e sdubbia. Peccato, perché alcune scelte nei testi che accompagnano il film sono particolarmente azzeccate nel rendere l'atmosfera del basso impero (all'epoca dei fatti regna il "crudele" Diocleziano), mentre alcune belle immagini si richiamano alla pittura rinascimentale italiana (il richiamo più ovvio è quello al San Sebastiano del Mantegna). Più o meno ingiudicabili tutti gli attori, che parlano un latino con pronuncia restituta e piuttosto anglicizzante.
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