III secolo d.C.: il milite romano Sebastiano da Narbona viene confinato su un'isola con otto compagni dediti ai piaceri del corpo. Il comandante del plotone si innamora di lui, ma Sebastiano resiste eroicamente alle tentazioni della carne.
Note
Il martirio delle frecce si trasforma in un'estenuante seduta psicanalitica, fatta di godimento masochistico e pulsioni omosessuali. Primo lungometraggio di Jarman: faticoso e intellettualistico, a partire dalla scelta di far parlare gli attori in latino (storpiato, va da sé, da una pesante cadenza inglese). E neppure la colonna musicale di Brian Eno contribuisce a rendere l'insieme meno indigesto.
Un film di indiscutibile bellezza. A volte sembra di essere sospesi nel tempo. Bellissimo e tutto da osservare il panorama che fà da sfondo alla pellicola. Notevolissima la colonna sonora.
Esordio nel lungometraggio del fuori classe D. Jarman, Sebastiane è una esperienza al confine tra sensorialità ed evocazione estatica in chiave prettamente estetica e poeticamente militante, che ha necessitato di qualche anno e più d'una visione per un personale apprezzamento: la modificazione storica a favore dello sfruttamento ideologico della sensualità del martirio di San Sebastiano… leggi tutto
Quasi trent'anni prima de LA PASSIONE DI CRISTO di Mel Gibson, il giovane artista underground Derek Jarman (qua al suo esordio nel lungometraggio cinematografico, in coppia con Paul Humfress) adatta il linguaggio latino (ma con forte accento inglese negli attori. E questo è uno dei difetti del film!) per un film in costume. La trama è ispirata a una versione apocrifa della storia del martire… leggi tutto
Versione gaya della vicenda di San Sebastiano che, confinato su un'isola disabitata del Mediterraneo (il film fu girato in esterni in Sardegna), rifiuta di concedersi al soldato romano che fa la guardia... Primo lungometraggio da (co-)regista di Derek Jarman è praticamente un soft-porn d'autore recitato in latino nel quale i protagonisti passano la maggior parte del tempo a… leggi tutto
Versione gaya della vicenda di San Sebastiano che, confinato su un'isola disabitata del Mediterraneo (il film fu girato in esterni in Sardegna), rifiuta di concedersi al soldato romano che fa la guardia... Primo lungometraggio da (co-)regista di Derek Jarman è praticamente un soft-porn d'autore recitato in latino nel quale i protagonisti passano la maggior parte del tempo a…
Il regista Derek Jarman ci illustra la vita di San Sebastiano,tra iconografia classica e miti pagani. Suggestive le immagini iniziali, omaggio al Satirycon felliniano, con un baccanale pieno di eccessi kitsch e un simpatico Lindsay Kemp che si presta divertito all'emozione del gioco erotico. La figura di Sebastiane è focalizzata nel dualismo ieratico di un mistico sensuale che rifiuta le…
Quasi trent'anni prima de LA PASSIONE DI CRISTO di Mel Gibson, il giovane artista underground Derek Jarman (qua al suo esordio nel lungometraggio cinematografico, in coppia con Paul Humfress) adatta il linguaggio latino (ma con forte accento inglese negli attori. E questo è uno dei difetti del film!) per un film in costume. La trama è ispirata a una versione apocrifa della storia del martire…
Poeticamente metafisico, pasoliniano (se mi passate il brutto attributo) per certi versi, agli antipodi del pragmatismo dei narratori americani. L'uno esclude l'altro. Lo dico solo a beneficio di sintesi. So benissimo che anche gli americani ne sono capaci ma in linea generale non è molto recapito e dunque ri-prodotto. 4 1/2. Ad avercene più poesia anche al cinema.
Esordio nel lungometraggio del fuori classe D. Jarman, Sebastiane è una esperienza al confine tra sensorialità ed evocazione estatica in chiave prettamente estetica e poeticamente militante, che ha necessitato di qualche anno e più d'una visione per un personale apprezzamento: la modificazione storica a favore dello sfruttamento ideologico della sensualità del martirio di San Sebastiano…
È per lo più il cinema storico quello che ci racconta il martirio: scelta totale di campo, liberazione da ogni dubbio e modello assoluto di coerenza. Ma anche in tanto cinema politico e sociale il martirio è…
credo di averli in mente già da un pò di tempo i miei sette, anche perchè di recenti non ce n'è. diciamo che appartengono alla mia storia di appassionato di cinema che inizia abbastanza…
Il cinema aiuta a capire, a volte ad accettarsi, a volte ad amare, a volte a riderci sopra, a sdrammatizzare. Mai essere prevenuti per la tamatica trattata, tutto è utile.
Lo prendo come attore simbolo di un fenomeno inspiegabile: nella sua carriera ha interpretato ben 33 tra film e telefilm dal 1968 al 1996, tra i quali troviamo una filmografia shakespeariana di tutto rispetto, in film…
San Sebastiano come Santa Maria Goretti? Anche Sebastiano fu martirizzato per non aver voluto cedere alle insane voglie di un bruto? Nel caso di specie il bruto è Severo, capitano delle legioni romane, che si voleva fare perdidietro il giovane soldato Sebastiano. Il quale, già da solo, si era messo nei guai con il suo rifiuto a combattere, dovuto alla conversione al Cristianesimo.…
" Non puoi saperlo ma io, già da anni, da quando ero ragazzo, sono ossessionato dall' idea di correre nudo per strada. Spogliarmi non tanto per scandalizzare, quanto per essere il primo a farlo, per il bene di tutti.…
Questi sette film sono solo una piccola parte della grande videoteca presente in Vaticano. Senza dimenticare, ovviamente, i nuovi acquisti come "Poco più di un anno fa", "Aprimi il cuore", e "Ken Park". Per il giorno…
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Commenti (2) vedi tutti
Il primo lungometraggio di Derek Jarman, girato in Sardegna, è interessante solo ed esclusivamente come reperto del cinema LGBTQ d'avanguardia.
leggi la recensione completa di Roberto T.Un film di indiscutibile bellezza. A volte sembra di essere sospesi nel tempo. Bellissimo e tutto da osservare il panorama che fà da sfondo alla pellicola. Notevolissima la colonna sonora.
commento di columbiatristar