Regia di James Cruze, H. Bruce Humberstone, Ernst Lubitsch, Norman Z. McLeod, Stephen Roberts, William A. Seiter, Norman Taurog, Lothar Mendes vedi scheda film
Mica una stupidaggine, fare un film del genere negli Stati Uniti del 1932: una nazione ancora provata dall'incubo della Grande Crisi, quella conseguente al crollo della borsa del 1929, un Paese che stava soffrendo le ripercussioni dell'improvviso tracollo economico e che probabilmente non avrebbe saputo accettare ugualmente - crisi o non crisi - l'idea dell'arricchimento subitaneo e immeritato (l'esatto opposto del mito del self-made man) che è al centro di questo film. Con un pizzico di morale cristiana si evidenzia l'aggettivo 'immeritato', che trova riscontro nel quasi certo dilapidare delle sostanze cui vanno incontro i personaggi: assecondando l'ideale di una Giustizia extraterrena, gli uomini risultano impreparati ad amministrare la propria gloria in Terra. Con, dall'altra parte, una netta spinta calvinista, la storia ci mostra però che il denaro può comunque essere utilizzato fruttuosamente, per fare il bene degli altri e di sè stessi, ed è così che si giunge all'accomodante - facile, ma il tono da favoletta di tutta la pellicola non poteva certo prevederne uno differente - finale. Da un'idea di Lubitsch, Se avessi un milione raccoglie episodi girati da, lui compreso, sette colleghi registi e gode di una discreta omogeneità nella forma e nei toni del complesso del racconto; fra le star (così definite già nei titoli di testa, senza alcuna ironia in questi che erano gli anni appunto dello 'star system') si possono citare Gary Cooper, George Raft, Charles Laughton, W. C. Fields. Sceneggiatura firmata da un totale di sedici (!) sceneggiatori e tratta da un romanzo di R. D. Andrews; in Italia arrivò con una ventina di anni di ritardo, ma d'altronde il fascismo prima e la ricostruzione poi non permisero una vasta diffusione del cinema straniero nel nostro Paese. 6/10.
Riccone prossimo alla morte destina un milione di dollari a otto persone scelte a caso dall'elenco telefonico. Non tutti però sono preparati alla ricchezza...
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