Regia di Billy Wilder vedi scheda film
"non ho avuto i soldi e non ho avuto la donna", con uno splendido incipit lo sventurato protagonista della vicenda, spossato e ferito, detta al magnetofono la confessione della sua tragica esperienza.
In un crescendo di inquietudine lo spettatore scopre il diabolico (e remunerativo) piano che insieme alla moglie della vittima (una volutamente volgare Barbara Stanwyck) l'agente assicurativo Walter Neff, aveva messo in atto, da qui il titolo originale Double Indemnity.
L'insidia più elevata per la coppia di amanti, sta nel collega di Neff, il perito Keyes: un omettino tutto casa e lavoro, ma con una tenacia ed un'arguzia degne del miglior detective. Che infatti, sebbene offuscato dal senso di amicizia nei confronti di Neff, sarebbe presto arrivato alla soluzione del caso.
Un film che deve necessariamente collocarsi tra le vette del genere noir (e del cinema in generale). Con battute degne delle migliori commedie accompagnate da una tensione ed uno svolgimento che surclassano perfino i capolavori di Hitchcock (che si congratulò con un biglietto spedito a Wilder: "Since Double Indemnity, the two most important words in motion pictures are 'Billy' and 'Wilder'"). E non si contano le imitazioni e le influenze che ha generato (lo dico a bassa voce, ma vedo spesso delle affinità in diversi film dei fratelli Coen). Il senso di disillusione è totale, la "condanna" a cui si legano i due protagonisti è più che mai definitiva, il delitto perfetto si tramuta in una trappola che sgretola tutti i rapporti.
La sceneggiatura di Raymond Chandler (autore de Il grande sonno) non è mai banale.
Un film da vedere e rivedere.
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