Regia di Isabella Eklöf vedi scheda film
Ossessio/sesso/nati dalle pratiche di gruppo in ambiti familiar/lavorativi, forse ben giusti(fica)ti dalle rigide (dicansi: rigide, leggensi: turgide) temperature ambientali a loro attribuite in sorte dalle latitudini di nascita, volendosi peraltro, non contenti, spingere oltre, e oltre, e oltre fino alle budella di fo/i/ca di cui generosamente si nutrono i loro debolissimi personaggi in ambito groenlandico, gli autori di questo film non fanno altro che mettere un'ora e tre quarti di noia tra le parentesi che distinguono il solo, vero intento di base, narrato appunto in due mini-tronconi a inizio/fine film che avrebbero potuto dar vita a un corto di quindici minuti;il quale sarebbe stato, grazie all'insulsa espressività del protagonista, comunque un quarto d'ora davvero "Kalak".
A perdere.
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