Gli unici sopravvissuti in un incidente ferroviario sono una bambina e una prostituta. La donna, nel cercare di ottenere l'adozione si redime e cambia vita, ma il passato non perdona e un vecchio protettore impedisce la realizzazione del suo sogno.
Note
Melodramma senza lieto fine, un concentrato dei temi e delle ossessioni di Matarazzo, dove ancora una volta la figura femminile ha qualcosa da farsi perdonare.
Ottima interpretazione di Silvana Pampanini di un film del grande Raffaello Matarazzo. Non sfigura nel ruolo normalmente affidato all'inarrivabile Yvonne Sanson. È del '54, la Pampanini voleva, dopo i clamorosi consensi ricevuti dal pubblico spesso in film leggeri, ricoprire parti drammatiche ma ebbe poche opportunità (Lollo e Loren ormai in auge).
La Schiava del Peccato - Italia 1954 La trama : Mara (Silvana Pampanini), si salva da un tremendo incidente ferroviario insieme ad una piccola bambina polacca, la bimba nell’incidente rimane orfana e Mara si affeziona a lei, nel ricordo di una figlia sua, morta durante il parto, Mara vorrebbe tenere la bambina con se. La recensione : Film fortemente drammatico “La Schiava del… leggi tutto
Terreno fertile per Matarazzo che ha saputo sempre districarsi in questo tipo di soggetto, la sceneggiatura è del commediografo De Benedetti, anche lui esperto del tema, tutto al servizio della Pampanini, che questa volta, sotto un esperto del genere, riesce a dare qualcosa di più nelle espressioni, naturalmente cucendo e tagliando a dovere. leggi tutto
La Schiava del Peccato - Italia 1954 La trama : Mara (Silvana Pampanini), si salva da un tremendo incidente ferroviario insieme ad una piccola bambina polacca, la bimba nell’incidente rimane orfana e Mara si affeziona a lei, nel ricordo di una figlia sua, morta durante il parto, Mara vorrebbe tenere la bambina con se. La recensione : Film fortemente drammatico “La Schiava del…
Sono al mare, senza computer. Mi limito questa volta ad indicarveli, senza riportare i commenti brevi che ho scritto per ciascuno di essi.
(Vedi P.S.)
Un saluto da cherubino,
27 luglio 2021
Nota:
Se volete…
Terreno fertile per Matarazzo che ha saputo sempre districarsi in questo tipo di soggetto, la sceneggiatura è del commediografo De Benedetti, anche lui esperto del tema, tutto al servizio della Pampanini, che questa volta, sotto un esperto del genere, riesce a dare qualcosa di più nelle espressioni, naturalmente cucendo e tagliando a dovere.
Drammone non disprezzabile, a tinte scurissime, corredato di una morale priva della luce di qualsiasi speranza: di salvezza, di redenzione o di umanità. Al contempo il film è una valida denuncia della situazione della donna nella prima metà del Novecento: sottomessa, azzittita, ben lontana da qualunque possibilità di emancipazione. Fabrizi e Mastroianni in parti minori.
sì, sono una peccatrice, mi merito tutto il senso di colpa, il cilicio, la cenere sul capo, in ginocchio sui ceci, anche e soprattutto di prenderMi un po' in giro... e a chi si rivolge una donna in vena di penitenze?…
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Commenti (3) vedi tutti
Puro stile Matarazzo e una Pampanini al suo meglio. Dedicato a chi ha apprezzato la Cortellesi e alla sua prima regia.
commento di ezioLa miglior Silvana Pampanini di sempre, bellissima, struggente, il suo sguardo meraviglioso ci cattura il cuore ed il profondo dell’anima.
leggi la recensione completa di claudio1959Ottima interpretazione di Silvana Pampanini di un film del grande Raffaello Matarazzo. Non sfigura nel ruolo normalmente affidato all'inarrivabile Yvonne Sanson. È del '54, la Pampanini voleva, dopo i clamorosi consensi ricevuti dal pubblico spesso in film leggeri, ricoprire parti drammatiche ma ebbe poche opportunità (Lollo e Loren ormai in auge).
commento di cherubino