Regia di Peter Fleischmann vedi scheda film
Abraham (Sperr), un giovane omosessuale appena uscito dal carcere, ritorna nel suo paese, in Baviera. Qui tenta di rifarsi una vita ma i pregiudizi dei suoi compaesani faranno di lui una vittima sacrificale.
A metà strada tra documentario e melodramma, il film del tedesco Peter Fleischmann manifesta palesi intenti autoriali, a cominciare dall'uso del bianco e nero. La contrapposizione tra il centro rurale corrotto e ipocrita e il ragazzo che - pur non immune da qualche tentazione pedofila - vorrebbe rifarsi una vita, appare eccessivamente schematica, così come l'universo dei reietti (la prostituta, il ragazzo ritardato) sfiora la caricatura. Sicché il film trova la sua cifra migliore nelle torbide e morbose atmosfere bucoliche, mentre assesta durissimi colpi allo stomaco dello spettatore con scene di violenza su un maiale di un sadismo terrificante.
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