Regia di Bill Burr vedi scheda film
Jack, Connor e Mike: tre colleghi sulla cinquantina e, soprattutto, tre amici per la pelle. Diventati tutti e tre padri in tarda età, si ritrovano improvvisamente ad avere a che fare con due terribili minacce: il politicamente corretto e l'avanzata dei rampanti millennials.
È un film di Bill Burr (e di Ben Tischler, per quanto riguarda i crediti di scrittura) e su questo punto non possono esserci dubbi: il personaggio da lui interpretato è ampiamente autobiografico e le tematiche trattate in Old dads sono quelle che qualsiasi seguace – anche non troppo assiduo – del comico americano ha avuto modo di conoscere nei suoi monologhi al vetriolo. Onore al merito: uno stand up comedian e attore di successo si mette in gioco come regista e sceneggiatore, pur rimanendo nei suoi territori come appena notato, e cerca persino di andare incontro al pubblico più vasto con una storia sostanzialmente dolciastra che mette furbamente insieme alti e bassi del quotidiano più popolare: la genitorialità, l'amicizia mascolina, il perbenismo esasperato dei nostri tempi, gli immancabili monopattini... ma anche argomenti più strutturati come l'evoluzione dei sentimenti collettivi e il complicato ricambio generazionale nel mondo del lavoro. Tra vette e abissi procede anche la routine di Jack, il protagonista, destinato a vedere sconvolto tutto ciò in cui crede e a dover plasmare la sua seconda vita su basi certo più solide, ma difficili da accettare per lui: il rispetto per gli altri e la gentilezza, tanto per cominciare, ma più in generale la comprensione di un mondo che sta cambiando sotto ai suoi occhi e del quale a conti fatti non gli interessa più di tanto. Tra le pecche dell'opera c'è un certo sentenziare eccessivo che rimanda all'idea che, in partenza, Old dads poteva essere il nuovo monologo di Burr e nulla più; alcune frecciate poi vanno a vuoto o sembrano fin troppo innocue per lo stile del comico, ma come detto è evidente qui la volontà di andare incontro a un pubblico più ampio del suo usuale. Tra gli altri interpreti: Bobby Cannavale, Katie Aselton, Bokeem Woodbine, Reign Edwards, Rachel Harris, Miles Robbins e, in un divertente cameo, Bruce Dern. Apprezzabile, nel complesso, il tentativo di raccontare il mondo del 2023 dal punto di vista dei boomer senza fingersi mai nulla di diverso. 4,5/10.
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