Regia di Phil Alden Robinson vedi scheda film
Ennesimo film tratto da un libro di Tom Clancy del 1991, tra i suoi più fortunati, è di incontestabile attualità dopo i fatti dell'11 settembre, trattandosi dell'attacco portato da dei terroristi a mezzo di un'atomica nel cuore dell'America.
Jack Ryan (Ben Haffleck) è un giovane analista della CIA che viene coinvolto dal capo del controspionaggio americano, William Cabot (Morgan Freeman), in una storia di terrorismo spinta fino agli estremi. Un gruppo di terroristi neo-fascisti compra sul mercato nero un ordigno nucleare, perso da un aereo da ricognizione israeliano durante la guerra del 1973 contro l'Egitto e Siria, per farlo esplodere nello stadio dove viene disputato il Super Bowl al quale assiste anche il presidente degli Stati Uniti (James Cromwell). La deflagrazione è distruttiva e i terroristi fanno in modo che la colpa ricada sui Russi. Il clima tra USA e Russia è estremamente teso, le due super potenze sono pronte a dichiararsi guerra, le armi sono puntate, la tragedia è imminente. Il disastro sarà sventato grazie al giovane Ryan. L'analista della CIA Ryan, la cui minore età, rispetto ai precedenti, costringe, questo film ad una sorta di prequel: lo vediamo impegnato in operazioni di seduzione e corteggiamento con quella che diventerà sua moglie. E' ovvio che lo spettacolo della città di Baltimora devastata da una bomba atomica, a meno di un anno dalla tragedia del World Trade Center, può contare su un valore aggiunto emotivo che vale molto di più di un effetto speciale: il panico, la rovina, l'impotenza, le difficoltà degli aiuti, un Presidente americano che esce insanguinato e sconvolto dalla sua macchina, un direttore della CIA che ci rimette la pelle per salvarlo; insomma, qualcosa di più del solito action movie americano attrezzato da un navigato best seller e servito da bravi attori. Dopo la visione di questo film emerge però chiara la domanda: che succederebbe se qualche malintenzionato terrorista minacciasse di usare una delle tante testate nucleari reperibili sul mercato (o accidentalmente ritrovata intatta, come nel caso in questione, in un deserto palestinese, persa da un caccia abbattuto)? Cosa succederebbe se la usasse davvero? La cosa che lascia sicuramente più sgomenti e frustrati è una verità chiara e terrificante: bastano gli umori di pochissime persone a praticare uno sterminio di massa. In definitiva, però, "Al vertice della tensione" promette e mantiene: grande gioco di effetti speciali, grandi esplosioni, incendi, suspence. Per questa "calda estate" è il film giusto.
La parte più debole è sicuramente il finale che è un pò troppo rimediato e artificioso, l'eroe salva il mondo dalla catastrofe e lo fa tramite telefono cellulare.
Dopo Alec Baldwyn (con Caccia a Ottobre Rosso) ed Harrison Ford (in Giochi di potere e Sotto il segno del pericolo), è ora il turno di Ben Haffleck di interpretare l'analista della CIA Ryan, la cui minore età, rispetto ai precedenti, costringe, questo film ad una sorta di prequel: lo vediamo impegnato in operazioni di seduzione e corteggiamento con quella che diventerà sua moglie
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