Regia di Rob Cohen vedi scheda film
Dopo l’enorme successo dell’adrenalinico The Fast and the Furios, ritorna immediatamente la coppia Rob Cohen/Vin Diesel. In cui Rob Cohen, regista di genere specializzatosi ormai nell’action-movie, richiama in causa il suo attore preferito, il compatissimo Vin Diesel, per quello che si preannuncia già come il James Bond del terzo millennio; o almeno questo è quello che vogliono farci credere a Hollywood.
Dopo aver infatti saturato il mercato con ogni tipo di agente segreto, nasce adesso Xander Cage, uno spericolatissimo stuntman protettore della generazione X, assoldato, quasi per sbaglio, dal governo americano al fine di salvare il mondo da un pericoloso terrorista.
Inutile dire che non solo porterà a termine quel suo compito impossibile, ma, tra battutacce a raffica ed una valanga di scene d’azione, conquisterà anche il cuore della Bond-girl di turno, in questo caso dell’X-girl Asia Argento.
Quindi xXx, o meglio Triple X, si presenta subito come il solito film d’azione: stesse scene d’apertura, uguale sviluppo della trama e solito finale coi fuochi d’artificio. Uno di quei tanti film senza un minimo di sceneggiatura, nato solo per mettere insieme un attore in voga, un’attrice da copertina ed una potentissima colonna sonora.
Insomma, c’è proprio tutto per etichettarlo come la solita americanata, e quindi lasciarlo perdere già in partenza. Invece in questo si ha come la sensazione che l’ultima opera di Rob Cohen abbia da dire veramente qualcosa in più.
Tutte le scene, e non solo quelle d’azione (tra l’altro impareggiabili), sembrano possedere una certa verve non da tutti, grazie naturalmente all’intensità del protagonista Vin Diesel che, così come aveva fatto nel precedente The Fast and the Furios, dimostra di non affidarsi solo ai muscoli per la sua interpretazione. Sapendo alternare ironia a serietà più o meno credibile, ma certamente molto divertente.
Anche la regia sembra non calcare troppo la mano, dosando non poco saggiamente i veloci movimenti di camera, riuscendo in più di un’occasione a creare una tale atmosfera impossibile da trovare in questo genere di film.
Ma le pecche comunque non mancano, anzi; ma quella che proprio riesce a massacrare quanto di buono gli autori erano riusciti a fare in quasi 2 ore di film, è in assoluto la presenza della pseudoattrice Asia Argento. Un inutile personaggio incapace di gestire qualsiasi scena affidatagli e che inoltre, a detta del regista e della produzione, avrebbe dovuto risollevare l’anima del film con la sua grande personalità. Un personaggio che fa sembrare Monica Bellucci e Valeria Marini degne di una meritata candidatura agli Oscar.
In conclusione xXx rimane un film che va visto e rivisto con piacere e che avrebbe sicuramente riscosso più successo se meglio gestito in preproduzione. Tutta una serie di sbagli che non fa altro che consacrarlo tra le opere rimaste tristemente in media.
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