Regia di Robert Greeson vedi scheda film
mitologia di stampo adolescenziale per meri fini di consumo - difficile, ritrovare nell'andito dei menestrelli del pop anglo-americani Anni '60 strumentisti così scarsi più di questi beatles
"Il futuro dell'arte e del pensiero in una società democratica non appare più promettente che in qualsiasi altra forma di società, a meno che la parola democrazia non assuma un significato assai diverso da tutti quelli che adesso ha. La costante silenziosa influenza che si esercita in ogni società di massa imperniata sul profitto, e che conduce all'abbasamento del livello artistico e culturale, mi pare più insidiosa di ogni forma di censura. La macchina sempre più perfezionata dell'organizzazione pubblicitaria e della propaganda -ossia la tecnica per influire sulle masse con ogni mezzo tranne che con l'appello alla loro intelligenza- agiscono contro l'arte e la cultura. Ostili a esse sono pure il sistema economico, il caos degli ideali e la confusione di pensiero che distinguono la nostra educazione tipicamente di massa, infine la scomparsa di una classe che riconosca l'obbligo personale e collettivo di prendere sotto il suo patronato quanto di meglio viene fatto e scritto. In un periodo in cui ogni nazione ha un patrimonio culturale che diventa ogni giorno più inadeguato a i suoi bisogni, tutti cercano di compiere sforzi affannosi per esportare la loro cultura, per far valere, l'uno verso l'altro, i risultati conseguiti in quelle arti che cominciano a non saper più capire né coltivare" (T. S. Eliot).
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