Regia di Alexandre Aja vedi scheda film
Alexandre Aja gira male, probabilmente per pure finalità "alimentari", un film scritto da terzi sulla scia del "non detto" (e non mostrato) alla Shyamalan, fortemente voluto dalla protagonista (anche coproduttrice). Flop commerciale più che meritato.
Madre di due bambini (Halle Berry), si è isolata in una casa lontano dalla civiltà. A suo dire, loro tre sarebbero gli unici superstiti di un non meglio specificato pericolo ultraterreno che avrebbe decimato l'umanità. Il loro raggio di azione è limitato da una corda, da portare necessariamente legata alla vita e in grado di tenere lontano entità demoniache. Quando però gli alimenti iniziano a scarseggiare, i bambini iniziano a dubitare della sanità mentale e del comportamento del loro dispotico genitore.
Alexandre Aja, enfant prodige del cinema horror francese emerso all'attenzione con il teso e coinvolge Haute Tension (2003), dopo aver diretto l'altrettanto efficace remake Le colline hanno gli occhi (2006) ha iniziato una parabola artistica discendente, destinata a raggiungere l'apice nell'attuale periodo di attività USA. Coinvolto dalle grandi major, gira film dal notevole budget, di facile approccio al botteghino (Crawl - Intrappolati e Oxygène), talvolta spettacolari tal altro poco originali, sino ad accettare l'ingaggio per dirigere questo lungometraggio fortemente voluto dall'interprete Halle Berry (anche coproduttrice) che avrebbe dovuto costituire il primo capitolo di una trilogia (seguita da prequel e sequel). Senza stare a citare la notevole quantità di titoli che hanno preceduto, con la stessa ambiguità narrativa e con pressoché identico plot, questo Never Let Go, resta impresso il cambiamento di un regista a suo tempo originale e innovativo, costretto in questa fase artistica a eseguire lavori con stile "anonimo" per evidenti finalità alimentari. Al di là di una sceneggiatura palesemente in debito con la piattezza narrativa (e stilistica, per carenza di tensione e phatos) di Shyamalan, a rendere ardua la visione del film contribuiscono in egual misura: la totale assenza di azione; scenografie artificiali e "statiche" (tre protagonisti poco simpatici dentro una casa); dialoghi inutili; un finale incomprensibile. La presenza di una star (Halle Berry) e un budget colossale (25.000.000 di dollari) non hanno impedito al pubblico di starne sufficientemente alla larga, decretandone un meritato flop commerciale.
"Ci son madri che han bisogno di figli felici e rispettati, altre invece di figli infelici: altrimenti non possono mostrare la loro bontà materna." (Friedrich Nietzsche)
F.P. 22/11/2024 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 101'32")
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