Regia di Kathryn Bigelow vedi scheda film
Kathryn Bigelow conferma con questo film di essere una regista razza, plasmando sulle sue corde una sorta di blockbuster, il budget d'altronde fa pensare subito a questo, in qualcosa di organicamente diverso.
Infatti si può definire soprattutto come "film drammatico", teso e capace di trasmettere l'angoscia e la claustrofobia propria degli spazi in cui prende forma.
Purtroppo risulta essere anche un pò freddino, ma questo aumenta anche l'aspetto personale (e poi ciò è anche un pò implicito al punto di vista che propone con gran coraggio e disciplina), e forse un pò troppo dilatato soprattutto nella prima parte (preparatoria per lo più).
Comunque rimane una buona prova di cinema senza fronzoli che si costruisce intorno ad un'idea ben precisa e con due interpreti che insieme funzionano piuttosto bene (Harrison Ford e Liam Neeson) nonostante si trovino in un contesto meno spettacolare rispetto alle loro abitudini.
Robusto.
Sempre credibile e con un atteggiamento che mette tranquillità.
Un pò troppo legato ma per tre quarti è un aspetto implicito al suo personaggio.
Discreto voto, meritato soprattutto per il coraggio mostrato nel fare un film così costoso senza le classiche scenate americane che spingono lo spettatore a pagare il biglietto.
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