Guerra di Corea. L'aviere statunitense Kelly, appartenente al reparto comandato dal maggiore Lloyd Gruver, s'innamora di una giapponese e la sposa malgrado l'opposizione delle autorità americane. Nel frattempo l'ufficiale conosce una ballerina nipponica e cade anche lui nelle sue braccia. Una delle due storie d'amore avrà esiti drammatici.
Note
Tratta dal romanzo di James Michener, la sceneggiatura originale fu scritta dallo stesso Brando, poi rimaneggiata da Paul Osborn. Un solido melodramma dalla confezione impeccabile. Nove candidature all'Oscar, ne vinse quattro: miglior scenografia, miglior fotografia, e il premio ai due attori non protagonisti.
Nel Giappone del dopoguerra, amore sofferto fra un ufficiale americano e una ballerina locale piena di rancore nei confronti degli invasori. La storiella sentimentale è trascurabile, a parte i primi goffi tentativi di corteggiamento messi in atto da Marlon Brando (es. si apposta su una strada dove lei deve passare, per salutarla con una frase in giapponese appena imparata);… leggi tutto
Voto 7. Amori interrazziali (proibiti) tra militari americani di stanza in Giappone durante la guerra di Corea e donne giapponesi. Il film può apparire un po’ datato e in qualche momento lo è. Girato in “technirama”, ebbe un grande successo commerciale. Alcune scene di danza e folclore giapponese d’epoca sono forse un po’ lunghe e da cartolina per turisti, ma la vicenda nel suo… leggi tutto
Tanto è piatta e insulsa la storia, che a tratti neppure Brando pare particolarmente convinto. Stereotipi fioccanti, prevedibilità estrema, l'happy end che va dissennatamente contro ogni logica: un brutto film e basta, non esistono scuse per un'operazione del genere. Moralismo a raffica, ma qua c'è ben poco da riflettere. leggi tutto
Io sono uno di quelli che va al cinema per vedere LO SPETTACOLO DELLA REALTA'.
Nel cinema ritengo che siano indicate tutte le variabili, quasi ci fossero tutte le frequenze che rappresentano uno spettro…
Perché andiamo al cinema? ... Perché ci crogioliamo sul nostro divano per vederci un bel Home Video? ... Ci sono mille motivi! Il cinema fa sognare, ma si gusta, si riesce a interpretare perchè il…
Nel Giappone del dopoguerra, amore sofferto fra un ufficiale americano e una ballerina locale piena di rancore nei confronti degli invasori. La storiella sentimentale è trascurabile, a parte i primi goffi tentativi di corteggiamento messi in atto da Marlon Brando (es. si apposta su una strada dove lei deve passare, per salutarla con una frase in giapponese appena imparata);…
Come spesso accade altro film tratto da un romanzo, e come altrettanto spesso accade la storia è differente nelle due versioni. Al centro del film vi è la discriminazione razziale attuata dagli Stati Uniti, e a farne le spese sono due ufficiali dell'aviazione che si innamorano di due donne Giapponesi in una loro permanenza in oriente..Brando qui rappresenta la peronalità…
Tanto è piatta e insulsa la storia, che a tratti neppure Brando pare particolarmente convinto. Stereotipi fioccanti, prevedibilità estrema, l'happy end che va dissennatamente contro ogni logica: un brutto film e basta, non esistono scuse per un'operazione del genere. Moralismo a raffica, ma qua c'è ben poco da riflettere.
Voto 7. Amori interrazziali (proibiti) tra militari americani di stanza in Giappone durante la guerra di Corea e donne giapponesi. Il film può apparire un po’ datato e in qualche momento lo è. Girato in “technirama”, ebbe un grande successo commerciale. Alcune scene di danza e folclore giapponese d’epoca sono forse un po’ lunghe e da cartolina per turisti, ma la vicenda nel suo…
si snoda in maniera discreta lungo le oltre due ore di racconto, a parte qualchè legnosità nei primi passaggi. Cio che la nazione vuole imprimere nell'uomo viene cancellato quando è l'amore ad avere il sopravvento; l'amore che fa sognare al grande pilota Lyoid una famiglia e dei figli, che gli fa credere , e a ragione, di aver così assolto il suo compito, di non aver più niente da chiedere…
Melodramma tipico degli anni ' 50, con la particolarità che partiva da una scittura di Brando, coinvolto in prima persona dato che aveva fatto una scelta di sposare una giapponese, ma poi rimaneggiao a dovere da altro sceneggiatore. L'idea non è male, anche se i canoni sono quelli di un melodramma Hollywoodiano, e ci siamo pure dimenticati della bomba atomica, assolutamente assente dal…
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Commenti (1) vedi tutti
buon adattamento del romanzo di Michener, anche se un po' semplicistico. Come spesso accade, nel film fu introdotto un "lieto fine" assente nel libro.
commento di bocchan