Regia di Giuseppe Ferrara vedi scheda film
Spesso criticato all'eccesso, il primo lungometraggio di Giuseppe Ferrara è un esperimento insolito e coraggioso, specialmente se si considera il periodo in cui fu realizzato. Bollato come regista schematico e didascalico anche nei suoi film successivi, qui l'autore toscano lo è volutamente, poiché gli interessa lanciare un messaggio, che nel 1970 non è per niente scontato: basti pensare ai collegamenti che Ferrara fa tra la mafia e gli omicidi, molto ravvicinati nel tempo di Enrico Mattei e J. F. Kennedy. (16 aprile 2008)
Una cavalcata, in parte documentaria e in parte filmicamente ricostruita, sull'affermarsi della mafia siciliana e napoletana nell'Italia del dopoguerra: le protezioni politiche ed i rapporti con i confratelli americani.
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