Regia di Alejandro Jodorowsky vedi scheda film
Un giovane di nome Fenix (Cristobal Jodorowsky) vive in una casa di cura ed è talmente traumatizzato da non proferire parola; in un lungo flashback veniamo a scoprire il motivo del suo trauma: egli appartiene a una famiglia circense, è legato da affetto fin dall'infanzia a una bambina sordomuta (Faviola Elenka Tapia prima e Sabrina Dennison poi) e ha assistito all'evirazione del padre Orgo (Guy Stockwell), lanciatore di coltelli, da parte della madre Concha (Blanca Guerra), fanatica religiosa, a seguito del tradimento di lui, che si vendica con l'amputazione di entrambe le braccia della donna...
'Santa Sangre' è un bizzarro oggetto - come del resto gli altri film di Alejandro Jodorowsky, geniaccio folle ed iconoclasta - difficilmente collocabile all'interno di un genere codificato ma piuttosto uno stravagante miscuglio tra un film di Fellini (la passione e l'amore per l'ambiente del circo), virato all'horror di George A. Romero (l'onirica scena notturna al cimitero con il risveglio dei cadaveri), con qualche spruzzata di Dario Argento (il primo omicidio è un'evidente citazione dei suoi primi thriller, con l'inquadratura della mano che impugna il coltello usato per uccidere, senza dimenticare che la pellicola è prodotta e scritta a 6 mani tra gli altri da Claudio, fratello del cineasta romano), attraversato da una inquietante galleria di personaggi che paiono provenire da 'Freaks' di Tod Browning.
La sceneggiatura tocca una miriade di temi - dal racconto di formazione alla follia, generata da un passato tormentato, allo sdoppiamento della personalità, all'incapacità di liberarsi dal giogo materno, fino all'amore per i perdenti, gli outsider - e non tutti vengono ben sviluppati ma il tocco tra il delirante e il visionario dell'autore cileno riesce a far passare in secondo piano qualche lungaggine nella parte iniziale e qualche incongruenza nella seconda, comunque ben più riuscita dal punto di vista narrativo, regalando un'opera di rara potenza visiva, con intere sequenze di una violenza brutale e disturbante, in cui il 'sangue santo' del titolo scorre a fiumi, ma anche contemporaneamente dotate di un gusto tra il poetico e il malinconico, che rimanda al suddetto mondo felliniano, che non lascia certo indifferenti.
'Santa Sangre' - arricchito dalla magnifica e coloratissima fotografia di Daniele Nannuzzi e dalle credibili interpretazioni di un eterogeneo cast praticamente 'fatto in casa' - è una gemma preziosa di un regista scostante, all'interno di una filmografia parsimoniosa di titoli ma ricca di creatività e inventiva.
Voto: 7/8.
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