Regia di Sam Mendes vedi scheda film
Noioso, faticoso, lento, glaciale (in senso negativo), privo di qualsiasi poesia o emozione. Un inutile quanto irritante thriller-road movie, un incredibilmente statico esercizio di stile da parte dell’ex-acclamato regista del capolavoro (??????????) American Beauty.
Chi si è lanciato in lodi sperticate su Mendes sarà rimasto deluso da questa piattissima (perché l’ho vista?) opera seconda, una storia senz’anima su una vendetta senza furia o furore, immersa in un gelo polare che blocca nervi ed articolazioni, respiro e battito. Questo film ha lo stesso ritmo di un encefalogramma piatto. La lotta per non crollare dal sonno è stata TITANICA!!!!!!!!!
Uno dei grandi vecchi della storia del cinema, una delle ultime leggende della Hollywood “old fashion”. Un mito che recita con la sapienza e il carisma di una gloriosa esperienza e a cui bastano una manciata di battute e pochi gesti per rendere unico il proprio personaggio. Strepitoso nella scena del confronto con Hanks sotto la pioggia.
Hanks è sempre un grande attore, ma in questo film è sprecato e poco adatto al tipo di ruolo. La regia piatta di Mendes non lo aiuta per niente.
SOPRAVVALUTATO. Già, appartiene alla numerosa e disturbante schiera di registi/attori/sceneggiatori sopravvalutati da critica e pubblico. E’ il tipico signor “SONO-TANTO-BRAVO-HO-TANTA-TECNICA-E-LO-DEVO-DIMOSTRARE-A-TUTTI”. Tra eseguire un compito senza errori e creare emozioni scorre un fiume largo quanto un mare e Mendes è ancorato pesantemente alla riva dei “perfettini”.
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