Regia di Sam Mendes vedi scheda film
Troppa carne al fuoco in questo pretenzioso film di Sam Mendes e, alla fine, praticamente nulla fila per il verso giusto. Inutile e stucchevole come gangster movie, banale e scontato nella trattazione del rapporto padre-figlio, troppo lento e poco appassionante come “vendetta movie”, freddo e superficiale come affresco d’epoca. Mendes cerca di creare un film dal respiro classico ma alterna immagini stereotipate ad esplosioni di violenza in stile pulp e il risultato disorienta, oltre a stupire per quanto il regista dimostri di prendere sul serio la vicenda che racconta. Anche il grande cast di attori sembra mandato allo sbaraglio. Jennifer Jason Leigh e Stanley Tucci sono umiliati in particine a dir poco secondarie, semplicemente ridicolo Jude Law nel ruolo di un killer perverso e un po’ deforme, Daniel Craig non pervenuto, Paul Newman è bravo ma il suo personaggio meritava un copione più complesso, alla fine tutto il peso del film cade sullo sguardo dolente e intenso di Tom Hanks che, forse adeguandosi alla situazione, non cambia mai espressione per oltre due ore. Magari sarò iper critico, ma davvero mi è sembrato un film inutile.
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