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Era mio padre

Regia di Sam Mendes vedi scheda film

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Luisa86

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La recensione su Era mio padre

di Luisa86
8 stelle

Peccato che tra le opzioni selezionabili in basso non ci sia il voto "ottimo" altrimenti ci avrei già cliccato sopra, mi accontenterò comunque del buono! Non avevo dubbi sulla qualità artistica di questo film, considerato il regista e tenuti a mente anche gli attori, tutti pilastri del cinema, ma che riuscisse a diventare uno dei miei preferiti, questo proprio non me l'aspettavo. Di solito, quando vedo un film, ho bisogno di digerirlo, all'inizio non riesco ad apprezzarlo fino in fondo; raramente mi capita di coglierlo subito e poter dare un'opinione totalmente favorevole. Oggi è successo. Road to perdition, dal titolo splendido in inglese per il duplice significato e meraviglioso in italiano per chi ha visto e sentito il finale del film (Era mio padre) è un capolavoro degno di vincere il maggior numero di premi Oscar possibile e di divenire un classico della storia del cinema. Da quanto tempo ormai non vedevamo una pellicola così prestigiosa, capace di farci fare un tuffo indietro nel tempo, correndo con la mente ai bei tempi delle gangster story hollywoodiane? Con la sola differenza che, essendo più moderno, questo movie è senz'altro migliore dal punto di vista della fotografia, dei costumi e della scenografia, nonchè della saturazione del colore. Imperdibile, come trama, interpretazioni e colonna sonora, per chi sogna di vedere un vero film, che sappia comunicare un messaggio utile e sensibilizzante e intrattenere senza mai appesantire malgrado la tristezza degli argomenti toccati.

Sulla trama

Una storia meravigliosa, commuovente, di onore, affetto, sentimento, orgoglio e dignità nella cornice opaca della Chicago anni '30.

Sulla colonna sonora

Se Vi presento Joe Black era molto bella e American Beauty era bellissima, questa volta Thomas Newman ne ha realizzata una MERAVIGLIOSA, che fa venire subito voglia di acquistare il cd. Le splendide, melanconiche note di Era mio padre non hanno ancora abbandonato la mia testa.

Cosa cambierei

Niente, non si può modificare un film così bello.

Su Jennifer Jason Leigh

Ha avuto una piccola parte, ma non ha certo sfigurato: è stata nel suo piccolo un'interprete eccellente.

Su Tyler Hoechlin

Un ragazzo così bravo non si trova facilmente: ha saputo recitare al fianco di attori veterani e magistrali come Tom Hanks e Paul Newman dimostrandosi pienamente all'altezza della situazione. Meriterebbe quasi un Oscar anche lui...

Su Stanley Tucci

E' stato molto convincente nel suo perfido ruolo. Certamente non gli è toccata una bella parte, ma è forse ancor più difficile essere spietati e abietti che buoni e rispettabili.

Su Jude Law

Anche Law ha avuto un ruolo discutibile... diciamo pure che era davvero una brutta persona quella che doveva interpretare. E, come in A.I. Intelligenza Artificiale, ha recitato un ruolo di secondo piano ma al contempo determinante in modo splendido.

Su Paul Newman

Cosa dire di lui? E' semplicemente un mito. Nessun altro avrebbe potuto fare questo film bene come lui e, forse, se non ci fosse stato lui, il film non sarebbe riuscito affatto, perchè è un personaggio portante, con il grande carisma che possiede. Merita assolutamente un Oscar!

Su Tom Hanks

Tutti avevano definito questo il suo primo ruolo da cattivo. E io vi dico: ma quale cattivo???!!! Certo, era un gangster e quella non è certo una professione decorosa, ma come in tutte le cose c'è modo e modo di esercitarla. Allora il personaggio che ha fatto uccidere sua moglie e i suoi figli com'era? Tom Hanks non ha interpretato un ruolo da cattivo, ma semplicemente quello di una persona che, come dice il ragazzo alla fine del film, non era nè buono nè malvagio, ma era un padre, e come tale aveva il diritto e la volontà di proteggere la sua famiglia. L'attore è stato divino in questo ruolo, riconfermando le grandi qualità che ha sempre dimostrato e ottenendo una quasi sicura candidatura all'Oscar.

Su Sam Mendes

Per un uomo così giovane alle prese con il secondo film, è da definirsi un genio: se con American Beauty aveva fatto piangere, ridere, riflettere e sognare milioni di spettatori, qui ritorna con un maggior velo di tristezza e senza quell'acuta ironia che lo aveva precedentemente caratterizzato, ma riesce addirittura a superarsi raccontando in modo magnifico una bellissima storia sulla difficile vita dei gangster.

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