Regia di M. Night Shyamalan vedi scheda film
buon thriller fantascientifico
Il reverendo Graham Hess,rimasto vedovo e divenuto ateo,dopo l'improvvisa e prematura dipartita della moglie,avvenuta a causa di un incidente,vive in aperta campagna ,nella Pennsylvania con i suoi due figlioletti e il fratello un pò strano,occupandosi della sua fattoria.Un giorno scopre degli ampi cerchi scavati nei campi intorno alla sua fattoria.
All'inizio non riesce a spiegarsi il fenomeno,di queste strane geometrie, pensa a uno scherzo di alcuni burloni, che già da tempo prendevano di mira la famiglia Hess, ma poi quando viene a sapere,dai mass-media che i cerchi iniziano a comparire anche in altre parti del mondo, comincia a pensare che siano in realtà,tracce,lasciate da entità aliene,surrettiziamente allo scopo di disegnare una sorta di mappa cosmica,riprendendo vecchie teorie che attribuivano a una mano esterna,l'esistenza di queste forme .Lo sviluppo conseguente della storia, che ovviamente non si rivela,è molto intrigante.Catalogato,riduttivamente come thriller fantascientifico è senz'altro ricco di suspense,con suggestive atmosfere di tensione,ma è anche una bella riflessione sul tema della fede.
Il dolore che colpisce una persona negli affetti pià cari, come può esserlo la morte prematura di una consorte spinge a dubitare, anche in chi esercita il proprio ministero, per mestiere e ovviamente pone legittimi dubbi,d'altronde in tutto il mondo si verificano morti assurde e inspiegabili,bambini in tenera età colpiti da mali incurabili e ingiustizie di ogni tipo che colpiscono soprattutto i più vulnerabili.
La teologia, quella evoluta,cerca di dare risposte a questi quesiti,tuttavia al comune mortale,soprattutto quello provato,da certi orrori, molte volte non bastano.
Il film,pur non potendo contare su di una sceneggiatura molto raffinata, è girato comunque bene e altrettanto buone sono le interpretazioni dei protagonisti,in particolare quella di Gibson,protagonista della pellicola.
Geniale e indovinata l'idea di non far mai vedere,allo spettatore, con chiarezza la figura aliena,s'intravede sempre,ma mai si riesce a mettere a fuoco, alimentando la tensione,piccolo trucco che conosce ogni regista, che voglia riuscire a spaventare il pubblico.
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