Regia di Steven Spielberg vedi scheda film
Che dire... Tanti effetti speciali, azione, una rappresentazione elaboratissima del futuro, anche un messaggio sul problema del crimine e del male nel mondo. Il film è realizzato con indubbia professionalità, grandi mezzi, e si vede anche la mano di un regista che sa il fatto suo. Forse è... un tantino troppo ambizioso, e vuole strafare quanto alle mirabolanti invenzioni tecniche e a certe spiegazioni molto complesse. Questo, secondo me, fa latitare un po' la passione e il coinvolgimento interiore. Visto poi che il film ha più di qualche rimando a Blade Runner, posso dire che non ha il fascino unico e l'atmosfera di quello. Se poi è molto curato dal punto di vista degli effetti e delle enormi scenografie, manca quell'atmosfera unica che caratterizza il capolavoro di Ridley Scott, il quale forse, dopo tutto, non era troppo ossessionato dagli effetti speciali e dall'azione per il coinvolgimento superficiale del pubblico.
Detto ciò, questo film di Spielberg ha comunque qualcosa di interessante da dire sul problema del crimine e in particolare dell'omicidio: le ricette risolutive non esistono, se non con pesanti e inaccettabili implicazioni negative. Il male dentro nell'uomo c'è e basta, e non sarà certo un artificio tecnico ad eliminarlo.
Paradossalmente, la parte che mi è piaciuta di più non è quella dove il protagonista frequenta quel futuristico edificio con quei computer ultra-avvenieristici; mi ha intrigato di più la sequenza nell'edificio popolare, sporco e trasandato, popolato da un'umanità precaria e misera. Ho trovato indovinato anche qualche tocco di umorismo, del quale anzi ce n'è troppo poco. Qualche gag leggera e ironica giova sempre ad un film, specie se è molto ambizioso come questo.
In generale, sia chiaro, si vede volentieri (i tedeschi lo chiamano cinema da pop corn).
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