Regia di Steven Spielberg vedi scheda film
Da Spielberg ci aspettiamo sempre una fantascienza di tipo umanista,ad altezza di bambino,edulcorata il giusto per non creare inutili sensazioni d'angoscia.Ebbene in Minority Report è bene dimenticare tutto quello che ho appena affermato.Qui tutto è programmato per provocare angoscia a cominciare dal titolo,rapporto di minoranza che ha tanto il sapore di granellino messo nell'ingranaggio perfetto solo perche'non sia piu'cosi'perfetto.La Washington del prossimo futuro ha toni plumbei,catacombali,un'atmosfera orwelliana classica che crea inquietudine ed in questa visione il mago delle luci ha una parte fondamentale con le sue tonalita'fredde,con netta prevalenza dei toni di grigio,un mondo dove non esistono piu'i colori piu'caldi,dove addirittura si riesce a prevenire l'omicidio impedendo che accada.L'intelaiatura visiva è decisamente convincente,si vede un accurato lavoro di design e ci sono tante invenzioni visive,come è decisamente sapido l'intreccio thrilling in essa racchiuso.E qui entra prepotente l'altro tema forte del film:la fallacita'della visione,il tema dell'apparenza che spesso è assai lontano dalla verita',un tema svolto in maniera fugace ma dannatamente importante.Ci sono anche cose che non funzionano come dovrebbero tra cui il finale troppo rose e fiori proprio il contrario dell'inquietudine disseminata ad arte lungo tutto il film e che stona decisamente in tale contesto....
un po' sbattuta
funzionale
fa un po'paura
abbastanza antipatico
si agita molto,troppo forse.....
convincente come poche altre volte
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