Regia di Stanley Kubrick vedi scheda film
Capolavoro di Kubrick. Sellers superlativo
Un generale americano,pazzo e fuori controllo,facente parte dell'alto comando strategico dell'aereonautica,dà ordine a una squadriglia di aeroplani,attrezzati per il trasporto di bombe atomiche,di svolgere un'azione definitiva contro l'Unione Sovietica. Subito dopo si chiude nella base, e quindi sia gli alti ufficiali americani, sia i massimi esponenti sovietici, compreso il presidente degli Stati Uniti,sono di fatto impediti a fermare la minaccia di una guerra nucleare, solo chi ha accesso al codice può farlo.
Concepito in piena guerra fredda, fu girato infatti sotto la spada di Damocle di un conflitto atomico,era il periodo della crisi di Cuba, uno dei momenti di più grande tensione , è una geniale satira politica, una requisitoria feroce contro l’ottusità dei potenti, che governano la terra.Il mondo può finire nelle mani di un manipolo di persone "illuminate" dalla scienza, ma anche ottenebrate dai tipici difetti umani, la megalomania,la paranoia,l'ambizione, quando non addirittura la follia e noi comuni mortali non abbiamo strumenti per difenderci.In quel caso non si salva nessuno.La guerra è voluta dai militari,dai mercanti di armi,dai guerrafondai,la guerra è voluta dagli stupidi,dai folli autolesionisti che coorrono verso l'autodistruzione.Messaggio chiaro e forte,se a qualcuno,viene il pallino,il tic, di schiacciare il "bottone maledetto"si può scatenare una reazione a cascata, che ha come fine ultimo la fine del mondo.
Il linguaggio e la forma usate da Kubrick sono surreali e grottesche e in qualche momento il regista sfiora la vera e propria farsa,Sellers interpreta tre ruoli con il suo solito e brillantissimo istrionismo,talvolta perfino esagerando, connotando i personaggi di una fisionomia caricaturale e fumettistica,è il Presidente americano Muffley,poi il capitano inglese Lionel Mandrake,di servizio in una base USA e per finire il Dottor Stranamore,bizzarro e incredibile "consigliori" del Presidente, che è di origine tedesca, vive su una sedia a rotelle e riesce a frenare a stento i propri impulsi motori.
Nella grandissima e assortita filmografia dell'eclettico regista statunitense,probabilmente è l'unica volta, che utlizza la sferzante ironia, per parlare di una materia cosi delicata,tuttavia il risultato è stato brillantissimo e il film è entrato nel novero dei capolavori di tutti i tempi.
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