Regia di Stanley Kubrick vedi scheda film
il senso dell'umorismo è importante,a volte può salvare la vita.E di un problema che sa di follia come la minaccia della guerra atomica,conviene in ultima analisi anche riderne,se lo si fa con l'intelligenza,la grinta caustica e la mordace presa di posizione di un genio come Kubrick."Il dottor Stranamore" è un'opera che fu salata quando ,all'inizio degli anni Sessanta giunse sugli schermi a sbeffeggiare il delicato equilibrio al plutonio creatosi tra USA e URSS(l'anno prima si era sfiorata la crisi massima,tanto per dire):per dire,in sostanza,che la natura psicopatica del razionalismo con cui eminenti teorici elaborava cifre e previsioni su un mondo dopo una guerra nucleare aveva radici e basi nei farneticanti programmi nazisti,l'autore di "Arancia meccanica" prende di petto la tragica farsa del potere e degli uomini in divisa.In una fotografia in bianco e nero curatissima,c'è l'occasione per un magnifico Peter Sellers,in tripla versione,di un numero recitativo straordinario,che tocca l'apice con il grottesco dottor Stranamore,ex-nazista in un posto di responsabilità negli Stati Uniti,al quale tiene testa un bravissimo George C.Scott ,ottusissimo papavero del Pentagono.Venne tagliato un finale in cui l'uomo del Cremlino e il presidente americano si prendevano a torte in faccia,e forse è un male:ma l'esclamazione finale di Stranamore che si conclude con un "Mein Fuhrer,io kammino!" sfumato in un'esplosione atomica,è tragica,sarcastica e sconsolante allo stesso tempo.
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