Regia di Spenser Cohen, Anna Halberg vedi scheda film
AL CINEMA
"Combinare oroscopo e tarocchi è pericoloso. Significa sfidare le regole della divinazione".
Ritroviamo alcuni goliardici universitari (sempre i soliti in tutti i loro abusati cliché) in una magione sperduta, per trascorrere una notte in un luogo isolato e tranquillo. In una stanza piuttosto tetra e piena di oggetti a tichi, i ragazzi si imbattono in un paio di pittoresche quanto inquietanti vecchie carte da gioco, ispirate ai tarocchi, ma più tetre.
Approfittando del fatto che una tra le ragazze è appassionata di magia, gli amici le chiedono di leggere le carte.
La circostanza scatena forze del male presenti in quel mazzo dannato, in cui è racchiuso lo spirito di una donna devastata nell'antichità da un doloroso sopruso ai danni della figlia.
Il mazzo, che ha già causato morti sospette nei decenni passati ogni volta che è stato ritrovato ed utilizzato per interpretare il futuro, si appresta a vendicarsi sui ragazzi, facendo loro avverare tutti i presagi fischi che la loro amica ha letto attraverso la carta scelta da ognuno.
Infatti, uno dopo l'altro, gli amici cominciano a morire uno dopo l'altro rispettando le previsioni annunciate dalla lettura.
A poco servirà l'intervento di una medium, che tuttavia renderà edotti i ragazzi sul destino atroce che li attende.
Tratto da un romanzo omonimo del '92, diretto con una certa cura nei dettagli scenografici, pur sempre un po' di cartapesta soprattutto per quanto riguarda gli interni, La profezia del male è diretto dalla coppia Cohen/Halberg senza che ci si possa mai allontanare dai risaputi cliché entro cui appare impantanato troppo horror contemporaneo incentrato sui ragazzi sconsiderati destinati alla rituale macellazione.
Attorinini modesti o insipidi, o al contrario troppo manierati (come il bisbetico studente di colore che ripete i cliché da amico di Peter Parker dell'ultima trilogia di Spiderman) si spartiscono una mattanza programmata sin troppo a tavolino.
Nessuna novità addentro ad uno sterminio programmato con abusato e quindi scontato sadismo, entro un horror su maledizione e riti pseudo-satanici un po' troppo usa e getta, come tanti e troppi che non si comprende per quale motivo possano essere beneficiati da una distribuzione in sala rispetto a altre opere ben più valide, dimenticate completamente dalla fruizione cinematografica.
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