Regia di Wolfgang Reitherman, John Lounsbery, Art Stevens vedi scheda film
Questo film d'animazione è fra i miei preferiti in assoluto. Il soggetto è liberamente ispirato alla serie di racconti della scrittrice Margery Sharp, in particolare i primi due libri, ossia Miss Bianca al Castello Nero (The Rescuers) e Nuove avventure di Miss Bianca (Miss Bianca): l'uno per il titolo (ovviamente solo l'originale inglese) e l'altro per la trama. Non avendoli mai letti, però, qualunque confronto mi è reso impossibile. Posso allora soltanto elogiarne questa trasposizione.
Sono davvero numerosi e sostanziali gli aspetti che lo distinguono rispetto ai canoni che generalmente si riscontrano nelle altre opere targate Disney. Innanzitutto vi è una preponderante dominanza di un tono cupo e drammatico. Il che è un bene, poiché erano le importanti tematiche affrontate a richiederlo. Infatti, al centro vi è il rapimento dell'orfana Penny e non sarebbe di certo stato saggio scherzare su un simile argomento. Ma non c'è da preoccuparsi. Se da una parte questa austerità agevolerà l'efficacia della perfidia di Madame Medusa, i momenti piacevoli e leggeri non mancheranno affatto, per fortuna, grazie alla bella alchimia fra i topolini Bianca e Bernie, al buffo e maldestro albatro Orville, al volenteroso Evinrude la libellula, alla generale simpatia dei diversi animaletti e alla fondamentale inettitudine di Snoops o degli alligatori Bruto e Nerone. Altra differenza sostanziale è che, per una volta, si abbandona lo stile musical e (quasi) nessuna canzone uscirà dalla bocca dei personaggi.
Dunque se la suggestione della grandiosa e imponente colonna sonora, unitamente alla forza emotiva di alcune scene, sarà in grado di avvincervi a tal punto da scoprirvi commossi da questa storia, il mio consiglio è quello di sentirsi tranquillamente liberi di dare sfogo alle lacrime, in quei momenti, perché sicuramente meritevoli.
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