Regia di Nicolas Roeg vedi scheda film
Pellicola assai atipica e non semplicissima questa, soprattutto per gli elementi simbolici che cercano di comunicare, a livello subliminale, un determinato messaggio metaforico.
Nicolas Roeg, un passato da addetto alla fotografia (anche per Roger Corman), dirige con gusto di genere questo thriller (tratto da un racconto di Daphne du Maurier) impreziosendolo con una fortissima componente onirica (ben resa, grazie a un’eccellente fotografia) che da vita a un’atmosfera tipicamente horror. L’horror è altresì presente grazie ai temi trattati (si parla di chiaroveggenza e di defunti che interagiscono con i vivi per avvertirli dei pericoli) e alle scenografie decadenti, oserei dire marce.
Penso, inoltre, di poter azzardare che quest’opera, datata 1973, abbia influenzato l’estro visionario del grande Lucio Fulci, sia come stile (si veda il magistrale epilogo in una Venezia inghiottita nella nebbia) sia come alcuni elementi di contorno (la medium cieca con gli occhi albini) ma soprattutto come struttura del soggetto. Lo script, infatti, è infarcito di indizi disseminati lungo tutta la visione del film e tutti riconnessi, come una sorta di anticipazione, al traumatico finale ("Sette note in nero", in questo, ha qualche piccolo debito con "A venezia…").
Nonostante quanto accennato, la sceneggiatura non è perfetta (per alcuni aspetti, direi confusionaria). A mio modesto avviso, alcuni passaggi non sono specificati in modo completo (penso all’elemento del serial killer, alle doti represse di sensativo del protagonista), altri invece, a mio avviso, sono del tutto intuili e rallentano il ritmo (vedi la lunga scena di sesso tra i due protagonisti o le troppe scene che coinvolgono il vescovo, personaggio poco incisivo sul soggetto). Proprio quest’ultimo aspetto rischia di essere il difetto dell’opera (senz’altro sconsigliata agli amanti di opere commerciali). Le interpretazioni sono sufficienti, con un giovane Donald Sutherland nei panni di primo attore. Debutto alla colonna sonora di Pino Donaggio. Visione consigliata per chi ama le opere visionarie. Voto: 7+
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