Alla fine della Seconda guerra mondiale, il soldato giapponese Mizushima decide di non rimpatriare per dedicarsi al culto dei morti nella giungla birmana. Diventa bonzo e ricorda la pagina più sanguinaria della sua esperienza in guerra, quando il suo superiore sterminò tutta la sua truppa pur di non consegnarla viva al nemico.
Note
Film dichiaratamente antimilitarista tratto da un romanzo di Michio Takeyama: presentato alla Mostra di Venezia, riscosse un grande successo di pubblico, nonostante il Leone d'oro mancato, a detta di molti, ingiustamente. Lo stesso Ichikawa ne fece un remake nel 1984.
La forza della musica che trae il meglio dagli uomini. Un'elegia della pace, tessuta sulle note dell'arpa di un soldato che nell'orrore della guerra ha trovato la strada per risorgere a una nuova vita. Un grande film da riscoprire.
Più che "antimilitarista", "L'arpa birmana" è un film profondamente pacifista. Perché prima di condannare la guerra mostrando il suo corollario di morte e dolore, tende ad esaltare la vita immergendola in un'estasi spirituale fuori dal tempo. La scelta estrema di Mizushima aderisce appunto al tentativo di santificare la memoria ferita dei morti.
Mediata da un racconto di Michio Takeyama, è una storia avvincente e poetica sospesa fra realtà ed estasi religiosa, ambientata in Birmania alla fine della seconda guerra mondiale. Un film che esalta l’innato pacifismo dell'uomo qui espresso alla massima potenza.
Film che ha diviso molto la critica e gli addetti ai lavori fin dalla sua uscita nel 1956, "L'arpa birmana" si é guadagnato un posto meritato nella Storia del cinema giapponese per l'accorato appello pacifista e il monito contro la follia della guerra, ma anche per l'intensità del racconto, la bellezza figurativa di molte sue pagine e il rigore della regia di Kon Ichikawa, un… leggi tutto
La più clamorosa delusione di tutta la mia carriera di spettatore. In poche parole, non ci ho trovato nulla di ciò che mi aspettavo: non una rivisitazione moderna del mito di Antigone ma solo una vicenda blandamente pacifista, con soldati che fanno di tutto tranne che combattere ma che d’altra parte, non avendo più da combattere, sembra non sappiano bene cosa fare e… leggi tutto
A undici anni dalla fine della guerra del Pacifico, la voce narrante che si immagina essere quella di un ex soldato, rievoca la vicenda del suo reparto, impegnato in Birmania (l'attuale Myanmar) negli ultimi combattimenti, e arresosi all'annuncio della fine delle ostilità. La compagnia è avviata ad un campo di prigionia inglese, dove i giorni trascorrono relativamente sereni, ma…
AL CINEMA
"Rossi come il sangue sono i monti e le terre della Birmania."
Nella terra ora conosciuta come Myanmar, alla fine del Secondo Conflitto Mondiale, una pattuglia di soldati giapponesi in stanza tra quei luoghi affascinanti ma desolati, finisce prigioniera delle truppe anglo-indiane.
Uno tra i soldati, il coraggioso Mizushima, abile suonatore autodidatta di arpa, si offre di…
Nell'estate del 1945 un plotone di soldati giapponesi nella giungla birmana è comandato da un diplomato al conservatorio che ha affidato ad un soldato, Mizushima , il cui compito di tenere alto il morale della truppa accompagnandone i canti con l'arpa, strumento tipico della Birmania, che lui stesso si è costruito con le sue mani. Il plotone viene intercetto e fatto prigioniero…
Tornano (di nuovo) gli Acchiappafantasmi. Ghostbusters: Minaccia glaciale è il seguito di Ghostbusters: Legacy e porta Paul Rudd, Finn Wolfhard e soci in 562 cinema. Torna (dietro la macchina da presa) anche Meg…
Un profondo messaggio di compassione trapela da questo classico del cinema antimilitarista giapponese, classificazione quest'ultima forse fin troppo semplicistica se si pensa come il senso del film vada ricercato in una dimensione più ampia, per un messaggio di compassione di portata universale, in alcuni tratti dal gusto quasi mistico-religioso. Probabilmente il più…
Film che ha diviso molto la critica e gli addetti ai lavori fin dalla sua uscita nel 1956, "L'arpa birmana" si é guadagnato un posto meritato nella Storia del cinema giapponese per l'accorato appello pacifista e il monito contro la follia della guerra, ma anche per l'intensità del racconto, la bellezza figurativa di molte sue pagine e il rigore della regia di Kon Ichikawa, un…
In Birmania al termine della seconda guerra mondiale ,un ufficiale fedele al proprio codice d'onore militare,preferisce sterminare il proprio reparto,pur di non arrendersi ai vincitori.E' un apologo sulla pace,sulla crudelta' tra gli uomini,sull'inutilita' delle stragi.E' anche un monito al suo popolo e,piu' in generale,all'intera umanita' che Kon Ichikawa rivolge con questo film che fu…
Ma come si fa a fare una lista?!
Ecco solo alcuni titoli, in ordine sparso, di alcuni - solo alcuni peraltro - "miei" registi, e dei loro, nostri film.
Con grande sofferenza, di ciascun regista ho…
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Commenti (7) vedi tutti
La forza della musica che trae il meglio dagli uomini. Un'elegia della pace, tessuta sulle note dell'arpa di un soldato che nell'orrore della guerra ha trovato la strada per risorgere a una nuova vita. Un grande film da riscoprire.
leggi la recensione completa di Dario1966Più che "antimilitarista", "L'arpa birmana" è un film profondamente pacifista. Perché prima di condannare la guerra mostrando il suo corollario di morte e dolore, tende ad esaltare la vita immergendola in un'estasi spirituale fuori dal tempo. La scelta estrema di Mizushima aderisce appunto al tentativo di santificare la memoria ferita dei morti.
commento di Peppe ComuneMediata da un racconto di Michio Takeyama, è una storia avvincente e poetica sospesa fra realtà ed estasi religiosa, ambientata in Birmania alla fine della seconda guerra mondiale. Un film che esalta l’innato pacifismo dell'uomo qui espresso alla massima potenza.
leggi la recensione completa di (spopola) 1726792Semplice ed efficace messaggio antimilitarista che ci arriva dall'Oriente.
leggi la recensione completa di ezioMeglio bonzo nella serena Birmania che soldato cieco d’un Giappone marziale. L’arte della musica conquista i cuori.
commento di uriosVoto 8. [21.11.2010]
commento di PPun ottimo film, che sono riuscito a vedere ad un'ora inconsueta grazie alla guida di film tv. Peccato che questi film li facciano solo a tarda notte.
commento di dragoverde