Regia di Fritz Lang vedi scheda film
Il dottor Mabuse (Rudolph Klein-Rogge), nella Germania weimariana scossa dalla crisi postbellica, è un medico psicanalista votato totalmente al male: servendosi di un gruppetto di accoliti, trafuga documenti, gioca sporco in Borsa e d'azzardo, ipnotizzando e rapendo persone per i suoi loschi fini; ma ben presto trova sulla sua strada il procuratore von Wenk (Bernhard Goetzke) e la sfida tra il male e il bene ha inizio.
'Il dottor Mabuse' è il primo capolavoro di Fritz Lang e, dopo 'Destino', il suo secondo grande film: uscito nel 1922, ha come soggetto il romanzo di Norbert Jacques, con cui Lang e Thea von Harbou (curiosamente ex moglie del protagonista e moglie del cineasta) hanno scritto la complessa sceneggiatura di questo che è, a tutti gli effetti, un autentico kolossal.
Opera dalla durata fluviale (4 ore e mezza circa), suddivisa in due parti - 'Dr. Mabuse, il giocatore. Parte I: Il grande giocatore. Un quadro dell'epoca' e 'Dr. Mabuse, il giocatore. Parte II: INFERNO. Un dramma di uomini della nostra epoca' - e, all'interno di ognuna di esse, in vari atti, come se fosse un dramma teatrale, 'Il dottor Mabuse' abbraccia molteplici generi: tra l'incipit di matrice avventurosa e il finale con l'assedio alla casa del malvagio protagonista, che pare un western urbano, al suo interno troviamo i generi più disparati, si va dal dramma sociale al poliziesco, passando per momenti in cui si anticipa il noir ad altri con incursioni nel fantastico.
Fritz Lang costruisce, grazie ad un sapiente uso del montaggio, un lungometraggio che, nonostante la durata fiume, possiede un ritmo forsennato e irrefrenabile che fa gridare al miracolo, vista la pressoché totale assenza di movimenti di macchina ed è dotato di una messa in scena di rara potenza espressiva, con uno stile misto tra realismo ed espressionismo, con ricorsi a elementi tipici della sua epoca, come chiusure e aperture a iris ma anche a trucchi innovativi come sovrimpressioni, come il contemporaneo autore svedese Sjostrom, e audaci riprese dove lo spazio inquadrato viene in parte oscurato per far risaltare un determinato particolare.
Il film è stato interpretato da più critici come una metafora della decadente e corrotta Germania di inizio degli anni '20 del ventesimo secolo, ma va visto anche come una trasparente allegoria della lotta tra il bene e il male: il personaggio del dottor Mabuse, per merito della straordinaria interpretazione di Rudolph Klein-Rogge, attore dotato di notevole presenza scenica e di uno sguardo che buca lo schermo, valorizzato dagli intensissimi primi piani con cui viene ripreso da Lang, è entrato di diritto nella galleria dei più grandi villain della storia del Cinema.
Con due seguiti girati a molti anni di distanza gli uni dagli altri - 'Il testamento del dottor Mabuse' nel 1933 e 'Il diabolico dottor Mabuse' nel 1960 e ultimo film firmato da Lang - 'Il dottor Mabuse' è una pietra miliare di un'epoca lontana della settima arte ma ricca di creatività e capolavori.
Voto: 9.
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