Regia di Jerzy Skolimowski vedi scheda film
La dote principale di Skolimowski, messa in luce in questo film, è quella di riuscire ad interpretare i sentimenti dei giovani in modo universale: le pene d'amore del giovane Mike sono (state) di tutti noi, ma anche la psicologia maliziosa ma onesta di Susan è trattata con affetto: ed è difficile vedere sullo schermo una morte così assurda e al medesimo tempo così vera come in "Deep End". Con questo film Skolimowski è riuscito a dare un'immagine realissima della Londra di fine anni sessanta, così colorata e così sofferente, fornendoci un ritratto per niente datato, sulla scia del free cinema ma anche delle "nuove onde" europee, di un'epoca, di una città, di un'anima.
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